Discussione:
[Rece] Les choristes - I ragazzi del coro
(troppo vecchio per rispondere)
adamski
2004-10-26 20:33:25 UTC
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Di questo film, pessimo, vorrei dimenticarmi, ma visto che il battage
pubblicitario è notevole e continua a farmelo tornare in mente, ne posto la
recensione.

Francia, 1949. Un musicista fallito viene assunto come sorvegliante in un
istituto di rieducazione per minori ‘difficili’ diretto con metodi
repressivi e violenti dall’ignavo signor Rachin. Tra l’ostracismo del
superiore e l’iniziale diffidenza dei colleghi tenterà, attraverso la
musica, di sottrarli al futuro di marginalità e disadattamento che grava su
di loro.

La stretta unità di luogo che caratterizza il primo lungometraggio di
Christophe Barretier, ambientato quasi interamente all’interno delle mura
del collegio, riflette e enfatizza una visione semplice e ombelicale delle
problematiche dell’infanzia. Un film modulato su corde intimiste che
esclude decisamente ogni contatto tra l’universo diegetico e il ‘fuori
campo’ (inteso in senso lato).
In questo senso i personaggi di Corbin e di Violette Morhange, gli unici a
gettare un ponte con l’esterno, a permettere uno sguardo al di là del muro
del Fond de l’etang (il nome dell’istituto) rimangono poco più che delle
digressioni appena interessanti.

Corbin accenna a violenze sessuali subite. Corbin accenna al riformatorio.
Corbin accenna al suo futuro. Violette accenna al suo essere una ragazza
madre. Violette accenna al suo rapporto con il potere, la ricchezza.
Accenni, nient’altro.

Gli allievi di Clément sono tutti puri attori, senza storia, senza spirito,
senza futuro.

Materia amorfa per una sceneggiatura incredibilmente piatta, anche per un
film come questo, dall’orizzonte coscientemente limitato.
“Azione e reazione” è il motto del direttore Rachin; è anche una norma
elementare della buona drammaturgia che Barretier e Lopes-Courval ignorano
bellamente. Incredibile come gli spunti più interessanti vengano
sistematicamente abbandonati, le attese dello spettatore costantemente
frustrate. Mi riferisco, in particolare, all’incidente tra il giovane Le
Querrec e Pére Maxence, ma non solo.

Un montaggio sciatto, al limite della trascuratezza, uno scarso senso di
organizzazione del set (che banalizza le belle scenografie), una regia poco
meno che ordinaria, annullano anche quel poco di forza drammatica che
potrebbe scaturire da alcune situazioni (le punizioni corporali, Corbin in
cella d’isolamento, l’infatuazione di Clément per la bella madre di
Morhange (brava Marie Bunuel).

Buona la prova di tutto il cast.

Del film si salvano alcuni momenti comici, alcuni addirittura esilaranti, e
le scene in cui è il coro a farla da padrone sulla scena. Ce ne sono in
quantità: ben filmate, attraenti, commoventi, animate da puro dinamismo
(sia su un piano puramente emotivo sia su quello filmico).
In esse sole si rintracciano tracce di relazioni tra i personaggi che
vadano al di là dei dialoghi, poco incisivi e didascalici, inerti o
insopportabilmente retorici.
In esse è possibile ritrovare quelle spinte, quegli attimi carichi di
potenzialità, quella “azione-reazione”, quel senso di necessità e di
movimento, di tensione, che manca totalmente alle immagini e al cinema di
Cristophe Barretier.
--
adamski



"Cybele... Si belle... C'si béll..."

UFV:L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macchine
ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero/Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto(HV)/The Bourne Supremacy
Anselmo dal lavoro sigh!
2004-10-27 07:54:30 UTC
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adamski wrote in message news
Post by adamski
Di questo film, pessimo, vorrei dimenticarmi, ma visto che il battage
pubblicitario è notevole e continua a farmelo tornare in mente, ne posto la
recensione.
Ma non ti eri accorto che era un film per bambini?
Non è un film superficiale, semplicemente è stato strutturato per
essere intelleggibile pienamente sia per i bambini più piccoli sia per
quelli al limite dell'adolescenza, possibilmente coinvolgendo gli
adulti più semplici e non annoiando quelli più sgamati. A patto che
questi si siano resi conto di stare vedendo un film per bambini.

Anselmo
adamski
2004-10-27 17:10:40 UTC
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Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Ma non ti eri accorto che era un film per bambini?
Da dove lo deduci? E' un film brutto e basta. Ma ci tornerò.
--
adamski



"Cybele... Si belle... C'si béll..."

UFV:L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macchine
ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero/Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto(HV)/The Bourne Supremacy
adamski
2004-10-28 00:09:15 UTC
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Post by adamski
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Ma non ti eri accorto che era un film per bambini?
Da dove lo deduci? E' un film brutto e basta. Ma ci tornerò.
Parlato or ora con due francesi che mi confermano non essere film per
bambini (non che loro abbiano del fosforo in più, ma l'hanno visto prima).
Anche guardando sul sito del film e commenti in giro sul web ne ricavo la
stessa impressione.
Quindi o facevi dell'ironia o hai toppato.


Ciao.
--
adamski



"Cybele... Si belle... C'si béll..."

UFV:L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macchine
ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero/Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto(HV)/The Bourne Supremacy
Anselmo dal lavoro sigh!
2004-10-28 13:34:04 UTC
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adamski wrote in message
Post by adamski
Post by adamski
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Ma non ti eri accorto che era un film per bambini?
Da dove lo deduci? E' un film brutto e basta. Ma ci tornerò.
[...]
Post by adamski
Quindi o facevi dell'ironia o hai toppato.
Ma porca di quella... Un film per far ridere deve aver scritto
"commedia"? E un film che narra una storia d'amore deve aver scritto
"sentimentale"?
Be', in effetti sì... ehm... Ma questo non c'entra, nel caso che un
film sia per bambini non è che ci sia bisogno della patente. E in ogni
caso questo film è stato premiato al Giffoni (festival del cinema per
ragazzi), quindi una "patente" in un certo senso ce l'ha.
E chiaro che, quando si fa un film per bambini non disneyano, non si
vuole spaventare i genitori e gli adulti in genere, facendogli pensare
che si tratti di una pizza colossale. Allora a volte le definizioni
sono un po' libere. Ma comunque basta vedere il film a cuore aperto
per rendersi conto che è fatto per i più piccoli, e che le "ingenuità"
non sono dovute ad un limite degli autori ma ad una loro ricerca
estetica e di contenuti finalizzata ad incontrare quel pubblico.
Il film ha avuto in Francia straordinario successo, per cui forse i
francesi hanno rimosso il fatto che si tratti di un film per ragazzi,
visto che ci tengono alla loro fama di fini cinefili. Non so...

Anselmo
adamski
2004-10-28 18:06:40 UTC
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Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Post by adamski
Post by adamski
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Ma non ti eri accorto che era un film per bambini?
Da dove lo deduci? E' un film brutto e basta. Ma ci tornerò.
[...]
Post by adamski
Quindi o facevi dell'ironia o hai toppato.
Ma porca di quella... Un film per far ridere deve aver scritto
"commedia"? E un film che narra una storia d'amore deve aver scritto
"sentimentale"?
Be', in effetti sì... ehm... Ma questo non c'entra, nel caso che un
film sia per bambini non è che ci sia bisogno della patente.
Ma scherzi? Un flm per bambini è un film per bambini. Lo riconosci, prima
di tutto, dal lancio pubblicitario. Questo non lo è.
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
E in ogni caso questo film è stato premiato al Giffoni (festival del cinema per
ragazzi), quindi una "patente" in un certo senso ce l'ha.
Together, AAA Achille, Respiro, film recentemente premiati a Giffoni.
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
E chiaro che, quando si fa un film per bambini non disneyano, non si
vuole spaventare i genitori e gli adulti in genere, facendogli pensare
che si tratti di una pizza colossale. Allora a volte le definizioni
sono un po' libere. Ma comunque basta vedere il film a cuore aperto
per rendersi conto che è fatto per i più piccoli, e che le "ingenuità"
non sono dovute ad un limite degli autori ma ad una loro ricerca
estetica e di contenuti finalizzata ad incontrare quel pubblico.
Senti, non mi va proprio di contestare oltre questa tua indifendibile
posizione di "Les choristes" film per ragazzi. E poi non capisco cosa
cambierebbe: un film brutto è brutto indipendentemente dal pubblico a cui è
indirizzato.

Per quanto riguarda la ricerca estetica, lol, è un film assolutamente
ordinario.

Anzi, sotto la media. Ora non è che mi sono fatto la listina ma:

- ci sono alcuni stacchi proprio sbagliati, o per lo meno molto fastidiosi
in un film ordinario come questo (tipo macchina che muove da ferma per
uscire dal quadro inquadrata di lato e cambio di inquadratura in un punto
alla cazzo di cane del suo percorso);

- il dormitorio con il gallinaro per il prof: Gesù, ci saranno cinque sei
scene ambientate lì dentro, una caterva di ragazzini che escono fuori da
ogni dove, si raggruppano e scompaiono nel buio. Hai presente se provi a
farti una mappa mentale del luogo? Non si capisce una mazza, che forma ha
la stanza, dove è ricavato il cubicolo del professore, ci sono finestre?

E' tutto così, confusionario, raffazzonato...

Ma, mi dirai, non sono mica queste le cose che uno va a guardare, è un film
pieno di buoni sentimenti, di insegnamenti morali. E qui proprio non me la
sento di seguirti. Dico solo che da questo punto di vista è un film
pessimo. Oserei dire che è un film moralmente abietto se l'ultima volta che
ho usato questa espressione non si fosse scatenata una specie di finimondo.
E' un miscuglione tra Magdalene e L'attimo fuggente che riassume i lati più
riprovevoli dei due film. Quando si sollevano certi problemi prendere
posizione è un dovere morale (lo dissi su Il miglio verde, lo dissi su
Magdalene, lo dissi su City of god). Questa specie di lager che non si sa
come cavolo ci sono finiti dentro, se stronzi loro, stronzi i genitori,
stronza la società. Il direttore kapò che manda in galera consapevolmente
un ragazzino innocente ma alla fine non è poi così cattivo, è solo poco
coraggioso, si mette persino a giocare a pallone con i suoi piccoli
schiavi... Ma per favore! E non basta un babbeo con la bacchetta da
direttore d'orchestra a riportare il sorriso.
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Il film ha avuto in Francia straordinario successo, per cui forse i
francesi hanno rimosso il fatto che si tratti di un film per ragazzi,
Tanti film merdicciole hanno uno straordinario successo, e non è che questo
sia per forza male. A me interessa però come il film si pone, cosa promette
e cosa mantiene, cosa mette in gioco e cosa spreca.

E ancora mi devi convincere che si tratta di film per ragazzi.



Ciao.
--
adamski



"Cybele... Si belle... C'si béll..."

UFV:L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macchine
ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero/Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto(HV)/The Bourne Supremacy
Anselmo dal lavoro sigh!
2004-10-29 10:20:13 UTC
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adamski wrote in message
Post by adamski
E ancora mi devi convincere che si tratta di film per ragazzi.
Vabbe', non che che poi ci tenga così tanto a convincerti. Anche
perché mi sembra di indicarti la luna e che tu continui a guardarmi il
dito.
Lo fai anche con il film. Prova solo per un attimo ad accettare l'idea
che un film non debba per forza piacere a te per essere valido. Poi
ripensa a LES CHORISTES non focalizzando la tua attenzione sui
difetti, che noti perché sei un esperto di cinema (rispetto alla
massa), ma sulle sue qualita. Soprattutto prova a guardare il film con
la testa di un bambino.

Di più posso solo consigliarti di leggere la recensione che avevo
postato qualche giorno fa.

Anselmo
adamski
2004-10-29 11:15:12 UTC
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Post by Anselmo dal lavoro sigh!
adamski wrote in message
Post by adamski
E ancora mi devi convincere che si tratta di film per ragazzi.
Vabbe', non che che poi ci tenga così tanto a convincerti. Anche
perché mi sembra di indicarti la luna e che tu continui a guardarmi il
dito.
Avrò scritto un centinaio di righe e tu mi quoti l'ultima. Una delle più
inutili :-(
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Lo fai anche con il film. Prova solo per un attimo ad accettare l'idea
che un film non debba per forza piacere a te per essere valido.
Non ti preoccupare che io ne vedo di film di merda che mi fanno godere come
un riccio; e spesso capita che un bel film non mi pigli. Di piacere e non
piacere io non ho proprio parlato.

Ma anche se poi fosse, a me tutte le cose belle piacciono.
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
ripensa a LES CHORISTES non focalizzando la tua attenzione sui
difetti, che noti perché sei un esperto di cinema (rispetto alla
massa), ma sulle sue qualita.
Cazzata. Al limite la mia 'esperienza' potrebbe aiutarmi nell'isolarli, i
difetti, ma non nel percepirli. E i due esempi che ho fatto, non a caso,
riguardano proprio la percezione, a un livello di pre-giudizio.

Per quanto riguarda le qualità, quelle di questo film si esauriscono nelle
belle scene in cui i mocciosi cantano e in alcune situazioni comiche.
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Soprattutto prova a guardare il film con la testa di un bambino.
Perché mai? E poi i bambini sono svegli, capiscono. E secondo me davanti a
'sta bojata s'annojano a morte.
--
adamski



"Cybele... Si belle... C'si béll..."

UFV:L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macchine
ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero/Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto(HV)/The Bourne Supremacy
aNSELMO
2004-10-30 18:23:36 UTC
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"adamski" ha scritto nel messaggio

Ho visto prima il messaggio sull'altro thread e ti ho risposto là.

Aggiungo solo che mi ero espresso male quando ho parlato di difetti.
In questo caso hai ragione tu quando dici che l'esperienza aiuta ad
isolarli, non a percepirli.

Avrei dovuti dire limiti, e quelli sì che sono soggettivi, nel senso che la
capacita di percepirli dipende dalla cultura, l'intelligenza, la competenza.

Anselmo
un fake di Alberto
2004-10-31 22:18:23 UTC
Permalink
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Soprattutto prova a guardare il film con
la testa di un bambino.
Pero' attento a non fartici beccare, che credo sia un reato.
--
UFV:La casa dell'esorcismo/Concorso di colpa/Hypnos follia di massacro
I tre volti del terrore/Honolulu Baby(VHS)/Io, robot/Letjiat Zuravli
(DVD) - http://www.albertofarina.tk
aNSELMO
2004-11-01 13:40:48 UTC
Permalink
Post by un fake di Alberto
Post by Anselmo dal lavoro sigh!
Soprattutto prova a guardare il film con
la testa di un bambino.
Pero' attento a non fartici beccare, che credo sia un reato.
ROTFL

Anselmo
Roberto Sedda
2004-11-16 10:51:30 UTC
Permalink
Post by adamski
Oserei dire che è un film moralmente abietto se l'ultima volta che
ho usato questa espressione non si fosse scatenata una specie di finimondo.
Quando si sollevano certi problemi prendere
posizione è un dovere morale
Questa specie di lager che non si sa
come cavolo ci sono finiti dentro, se stronzi loro, stronzi i genitori,
stronza la società.
Ti chiedo scusa se intervengo a distanza di tempo da questo post, che
mi era sfuggito.

Mi spieghi esattamente in cosa consiste l'abiezione morale? Nel non
avere scandagliato il contesto sociale? Cioé, per esempio, nel non
avere citato in giudizio figure e responsabilità che hanno portato i
bambini a Fond de l'etang? A non avere indicato se c'era un "sistema"
che prevedeva la presenza di una costellazione di tanti Fond de
l'etang in tutta la Francia? Alla previsione di un sistema di
reclusione normalizzazione socializzazione forzata che rendesse
"socialmente accettabili" i bambini devianti delle classi popolari?

Se è così, posso farti tre domande? (Bhé, insomma, ti chiedo il
permesso ma te le faccio lo stesso).

1) Non credo che la forza morale di un film possa essere anche nella
sua capacità di scandagliare le relazioni fra le persone, astraendole
dal contesto sociale? Per esempio, che si possa mettere in scena una
dinamica oppressore / oppresso senza spiegare perché, percome etc
(penso alla prima parte di Full Metal Jacket: noi *sappiamo* che la
guerra è il Vietnam, sappiamo della segrezazione razziale, ma è quasi
tutto extradiegetico, distillato in un "palla di neve". Penso anche
all'apologo morale di Cuore di Tenebra / Apocalypse Now)?
(A scanso di equivoci, so benissimo che Le choristes non ha *quella*
forza morale, ma la domanda è generale)

2) Non credi che, semplicemente, se Le Choristes avesse tentato di
allargarsi oltre l'angusto confine di Fond de L'etang, avremmo detto
che metteva troppa carne al fuoco?

3) Non credi che in fondo talvolta non ci sia bisogno di "dire"? Mi
spiego con un esempio. Anni fa facevamo campi scuola con l'Azione
Cattolica e andavamo in vecchie colonie o altre strutture semidismesse
non molto diverse, come allestimento, da Fond de L'Etang (non erano
castelli ^__^ ma i locali erano disposti più o meno allo stesso modo.
Io ho dormito in un gallinaio tipo quello di Clement, con un camerone
di ragazzi oltre una finestrella, e quando l'ho vissto nel film non ho
avuto bisogno, come te, doi farmene uina raffigurazione mentale: lo
conoscevo, c'ero stato. Allo stesso modo figure come quelle della
Contessa, o delle situazioni raffigurate nel film, per me erano
sufficienti: ho conosciuto persone e figure e situazioni simili, e mi
sembrava di sapere benissimo perché c'erano e perché il regista ce le
aveva messe... senza che ritenessi opportuno che le dovesse
"spiegare". Detto in altri termini, non c'è il rischio di un
didascalismo che rovini, invece di rafforzare, la forza morale di una
narrazione?

R.

P.S. A me Le Choristes è piaciuto, complessivamente. Trovo che sia un
film di genere, di filone, e che come tale vada preso: è un po'
l'Attimo Fuggente del 2000, e siccome a distanza di anni possiamo
ridimensionare quello, possiamo evitare di entusiasmarci
eccessivamente per questo (ma LC è mooolto meglio, per esempio, di
Mona Lisa Smile, per restare nel genere). Il punto di forza di LC è
che il personaggio dirompente che viene inserito nell'istituzione
totale non è un eroe esagitato ma un povero diavolo. E questo
minimalismo si riflette nel punto centrale del film che non è la
riflessione su "ragazzi dentro" ma la dimensione della "figliolanza"
(Clement con il futuro maestro e con l'altro ragazzino). Il che lo fa
anche più onesto de L'Attimo Fuggente (o almeno dei suoi epigoni). Il
punto debole, IMHO, è che alla fine il regista non sa come uscirne, e
sceglie la via della soluzione eccessivamente consolatoria che già
rovinava un film di altro genere ma che a me pare accostabile, come
Chocolat.
--
Tebe dalle sette porte, chi la costruì?
adamski
2004-11-20 00:10:04 UTC
Permalink
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
Oserei dire che è un film moralmente abietto se l'ultima volta che
ho usato questa espressione non si fosse scatenata una specie di finimondo.
Quando si sollevano certi problemi prendere
posizione è un dovere morale
Questa specie di lager che non si sa
come cavolo ci sono finiti dentro, se stronzi loro, stronzi i genitori,
stronza la società.
Ti chiedo scusa se intervengo a distanza di tempo da questo post, che
mi era sfuggito.
Mi spieghi esattamente in cosa consiste l'abiezione morale? Nel non
avere scandagliato il contesto sociale?
Quello tuo, lassù, non è certo bad quoting, ma è quoting disattento.
I motivi principali li hai tagliati via dal mio post.

1. Il direttore in odor di pedofilia che manda in galera il ragazzo
innocente, sapendo che è innocente. Ebbene, quest'uomo in più di una
occasione appare simpatico. Ora non è che un cattivo non possa essere
simpatico, ma bisogna saperci fare *moltissimo* (es: Verdoux di
Chaplin), o esagerare, caricaturizzare (esempi a josa).

2. Alla fine del film, il panzone rapisce il bambino. LO RAPISCE!

Poi la cosa dell'abiezione morale si riferiva a un mio post di alcuni anni
fa in cui mi feci un sacco di amici riferendomi in quel modo a Il miglio
verde.



[cut]
Post by Roberto Sedda
Se è così, posso farti tre domande? (Bhé, insomma, ti chiedo il
permesso ma te le faccio lo stesso).
1) Non credo che la forza morale di un film possa essere anche nella
sua capacità di scandagliare le relazioni fra le persone, astraendole
dal contesto sociale?
[cut]
Post by Roberto Sedda
(A scanso di equivoci, so benissimo che Le choristes non ha *quella*
forza morale, ma la domanda è generale)
Ti sei risposto da solo.
Post by Roberto Sedda
2) Non credi che, semplicemente, se Le Choristes avesse tentato di
allargarsi oltre l'angusto confine di Fond de L'etang, avremmo detto
che metteva troppa carne al fuoco?
A me piacciono quelli che mettono tanta carne al fuoco.
--
adamski



"Oggi hanno chiesto a te di fare fuori Joe, domani chiederanno a me di f
are fuori te. Se questo sta bene a te, a me non mi sta bene!"

(R. De Niro, C'era una volta in America)

UFV:Matrimoni e pregiudizi/2046/Se mi lasci ti cancello/The Resurrection/
Imitation of Life(HV)/Palle al balzo-Dodgeball/The Village/Unbreakable(HV
)/Io, robot/The Village/L'Arcadia della mia giovinezza(HV)
Roberto Sedda
2004-11-22 16:55:35 UTC
Permalink
Post by adamski
Quello tuo, lassù, non è certo bad quoting, ma è quoting disattento.
I motivi principali li hai tagliati via dal mio post.
Eh no, scusa. Non li ho tagliati via. Non ce li ho trovati, e non
volendo andare a discutere le virgole ho preferito cuttare e chiedere.
Post by adamski
1. Il direttore in odor di pedofilia che manda in galera il ragazzo
innocente, sapendo che è innocente. Ebbene, quest'uomo in più di una
occasione appare simpatico. Ora non è che un cattivo non possa essere
simpatico, ma bisogna saperci fare *moltissimo* (es: Verdoux di
Chaplin), o esagerare, caricaturizzare (esempi a josa).
Ora, immagino che tu (spoiler?) ti riferisca alla scena in cui il
ragazzo di notte parlando con quello che poi nasconde i soldi tira
fuori il coltello e racconta di essersi difeso da un tentativo di
molestie. A me è sembrato che parlasse del direttore del manicomio in
cui era prima... e poi quando viene presentato dallo psichiatra viene
detto esplicitmanete che è mitomane (e se non lo è, lo psichiatra
stava spargendo fumo per pararsi nel caso che il ragazzo raccontasse
delle violenze). In tutti i casi non mi è sembratoc he si parlasse di
Rachin, lì.

Per il resto, io ho conosciuto dal vivo direttori di situazioni totali
sul genere di quelle del film che erano *talvolta* simpatici,
amichevoli e generosi, e contemporaneamente *abitalmente* disonesti,
zozzi e ladri. Se vuoi, trvo debole il fatto che alla fine Rachin
faccia la figura del pazzo, quando licenzia Clement, e non rimanga il
personaggio farisaico che è stato fino a quel momento.
Post by adamski
2. Alla fine del film, il panzone rapisce il bambino. LO RAPISCE!
(Seriamente) E allora?
Post by adamski
Post by Roberto Sedda
(A scanso di equivoci, so benissimo che Le choristes non ha *quella*
forza morale, ma la domanda è generale)
Ti sei risposto da solo.
Eh no, troppo facile. Rispondi tu.
Post by adamski
A me piacciono quelli che mettono tanta carne al fuoco.
Insomma, svicoli?

R.
--
Quando il gioco si fa duro
i sardi iniziano a giocare
adamski
2004-11-22 19:01:57 UTC
Permalink
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
1. Il direttore in odor di pedofilia che manda in galera il ragazzo
innocente, sapendo che è innocente. Ebbene, quest'uomo in più di una
occasione appare simpatico. Ora non è che un cattivo non possa essere
simpatico, ma bisogna saperci fare *moltissimo* (es: Verdoux di
Chaplin), o esagerare, caricaturizzare (esempi a josa).
Ora, immagino che tu (spoiler?) ti riferisca alla scena in cui il
ragazzo di notte parlando con quello che poi nasconde i soldi tira
fuori il coltello e racconta di essersi difeso da un tentativo di
molestie. A me è sembrato che parlasse del direttore del manicomio in
cui era prima...
Mi sembra dica "li conosco i tipi come quello", non parla direttamente di
Rachin, certo (l'ha appena conosciuto).
Ho detto "in odor" di pedofilia. Rachin picchia i bambini del suo istituto,
istituto che dirige badando esclusivamente al suo tornaconto. Franti ha
alle spalle una lunga storia di istututi e riformatori (manicomi? Non
ricordo questo particolare) e accusa di pedofilia "i tipi come quello".
Non mi stupirei se uno come Rachin abusasse dei bambini dell'istituto,
perché Franti, uno che ha esperienza, lo sospetta.
Post by Roberto Sedda
e poi quando viene presentato dallo psichiatra viene
detto esplicitmanete che è mitomane (e se non lo è, lo psichiatra
stava spargendo fumo per pararsi nel caso che il ragazzo raccontasse
delle violenze).
Mi sembra abbastanza chiaro che sia così.
Post by Roberto Sedda
Per il resto, io ho conosciuto dal vivo direttori di situazioni totali
sul genere di quelle del film che erano *talvolta* simpatici,
amichevoli e generosi, e contemporaneamente *abitalmente* disonesti,
zozzi e ladri.
Quando ti capita di raccontarli, ti soffermi sugli episodi di giovialità?



[cut]
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
2. Alla fine del film, il panzone rapisce il bambino. LO RAPISCE!
(Seriamente) E allora?
Mi avevi chiesto cosa avessi trovato di moralmente condannabile nei
personaggi del film. Per me rapire un bambino da un istituto è una buona
azione.

Mi dirai: cosa avrebbe dovuto fare? Ti risponderei: rompersi il culo perché
tutti i bambini avessero un futuro (e un presente, soprattutto) migliore.
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
Ti sei risposto da solo.
Eh no, troppo facile. Rispondi tu.
Ok.
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
Post by Roberto Sedda
1) Non credo che la forza morale di un film possa essere anche nella
sua capacità di scandagliare le relazioni fra le persone, astraendole
dal contesto sociale? Per esempio, che si possa mettere in scena una
dinamica oppressore / oppresso senza spiegare perché, percome etc
[cut]

Anche La morte e la fanciulla di Polanski, ma è solo il primo che mi viene
in mente, sicuro ce ne sono tanti altri.
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
Post by Roberto Sedda
(A scanso di equivoci, so benissimo che Le choristes non ha *quella*
forza morale, ma la domanda è generale)
A questo punto già ti sei risposto da solo, ma posso aggiungere che in Les
choristes, gli agganci al mondo di fuori ci sono eccome: l'educatore non è
un professionista motivato, ma un musicista fallito; il direttore tesse
rapporti economici con le organizzazioni benefiche; la madre povera del
bambino risolve la sua triste condizione sposando un ricco; Franti viene da
fuori, e fuori ritorna. Solo che, primo non ha *quella* forza morale
(quella di FMJ o di LMELF), secondo non ha nemmeno *quella* forza
drammatica, giacché si annacqua con episodi leggeri che mi hanno fatto
girare le palle.
Post by Roberto Sedda
Post by adamski
A me piacciono quelli che mettono tanta carne al fuoco.
Insomma, svicoli?
Post by adamski
Post by Roberto Sedda
2) Non credi che, semplicemente, se Le Choristes avesse tentato di
allargarsi oltre l'angusto confine di Fond de L'etang, avremmo detto
che metteva troppa carne al fuoco?
No, non lo credo. Mi piacciono quelli che rischiano il culo mettendo tanta
carne al fuoco. Cosa c'è che non è chiaro?



Per quanto riguarda la tua domanda n.3, non ti ho risposto perché io facevo
delle osservazioni sulla messa in scena, sulle scarse qualità registiche di
Barratier, tu mi hai risposto sui piani dei contenuti, citando per di più
episodi personali.



Minchia quante parole spese su questo filmetto (per quanto i tuoi post
fossero per niente banali)!



Bye,
--
adamski



"Oggi hanno chiesto a te di fare fuori Joe, domani chiederanno a me di f
are fuori te. Se questo sta bene a te, a me non mi sta bene!"

(R. De Niro, C'era una volta in America)

UFV:Matrimoni e pregiudizi/2046/Se mi lasci ti cancello/The Resurrection/
Imitation of Life(HV)/Palle al balzo-Dodgeball/The Village/Unbreakable(HV
)/Io, robot/The Village/L'Arcadia della mia giovinezza(HV)
adamski
2004-11-22 19:03:54 UTC
Permalink
Post by adamski
sui piani dei contenuti
"sul piano", ovviamente.
--
adamski
Boris
2004-10-27 09:28:57 UTC
Permalink
Post by adamski
Di questo film, pessimo, vorrei dimenticarmi, ma visto che il battage
pubblicitario è notevole e continua a farmelo tornare in mente, ne posto la
recensione.
Già mi disturba che il titolo italiano sia quello del capolavoro di
Aldrich

Boris
--
UFV: La signora senza camelie - M. Antonioni (7)
AP
2004-10-28 05:24:14 UTC
Permalink
Post by adamski
Di questo film, pessimo, vorrei dimenticarmi
quando esce?
Ered Luin
2004-11-10 22:31:25 UTC
Permalink
Post by adamski
Di questo film, pessimo, vorrei dimenticarmi, ma visto che il battage
pubblicitario Ú notevole e continua a farmelo tornare in mente, ne posto
la
Post by adamski
recensione.
Un film *semplice*; non certo un brutto film.
E.L.
adamski
2004-11-10 22:40:43 UTC
Permalink
Post by Ered Luin
Un film *semplice*; non certo un brutto film.
Su certi temi non puoi fare film *semplici*. E' male di per sé.

Ma se l'hai gradito, tanto meglio per te, ti invidio perché hai passato due
ore piacevoli più di me.
--
adamski



"il *film* crolla perchè sono errate le basi del Fantastico Strano prima
e del Fantastico Spiegato poi. Mi sembra ovvio poi disquisire di chi ab
bia sbagliato tali regole". The village secondo Alberto Casini.

UFV:Palle al balzo-Dodgeball/The Village/Unbreakable(HV)/Io, robot/The V
illage/L'Arcadia della mia giovinezza(HV)/La mala educacion/T3: Le macch
ine ribelli(HV)/Collateral/Comme une image/Les choristes/Hero
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