Quindi, secondo gli illuminati "My0.02", "n3tgan3sh", "LoupG" e "sap",
stando alla domanda iniziale posta da "My0.02" nel post che apre
questo thread e che è la seguente: "Tra voi che sapete di cinema, c'è
qualcuno che sa chi è il ministro di AN già coinvolto nello scandalo
coi trans?", secondo questi illuminati, dicevo, Gasparri è o sarebbe
colui di cui si chiede.
A comprova viene citato anche un articolo pubblicato oggi su Dagospia,
che è il seguente:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-10470.htm
testo:
"Malignità, pettegolezzi, cicalecci. Gossip allo stato puro. In una
ridda di voci incontrollate, e incontrollabili, nei palazzi del potere
e nelle redazioni di giornali gira ormai qualunque diceria hard.
Fra i politici più bersagliati dalle maldicenze c'è Maurizio Gasparri,
presidente del gruppo Pdl al Senato.
E se le chiacchiere relative a un suo presunto coinvolgimento in una
retata antitrans a Roma girano sul suo conto è anche un po' colpa sua
(si fa per dire) visto che proprio l'ex esponente di An da anni, e in
più occasioni, a cene o incontri di partito, ha scherzato su un banale
episodio che di striscio riguardò i trans e che col passaparola romano
s'è ingigantito assumendo le forme di un segreto da bisbigliare e
maneggiare con cura.
Le voci su Gasparri e i viados sono tornate a circolare all'impazzata
perché qualche quotidiano ha parlato del coinvolgimento di due ex
ministri (e Gasparri è stato ministro) all'inchiesta su Marrazzo. Poi
qualcun altro ha aggiunto un altro tratto sospetto all'identikit del
politico «chiappe d'oro», ricordando che Gasparri ha abitato in via
Gradoli, la stessa strada del palazzo frequentato dall'ex presidente
della Regione Lazio, omettendo però di precisare che in quella via (e
non in quel palazzo) Gasparri vi abitò con la famiglia oltre quindici
anni fa.
Insomma, nessun riferimento diretto alla persona, ma uno stillicidio
indiretto, fatto di sussurri e indiscrezioni, che dài e dài alla fine
hanno raggiunto l'incredulo parlamentare.
I fatti che riguardano il presunto incidente di percorso di Gasparri,
per come li ha ricostruiti il Giornale, sono questi: nella primavera
del 1996 (secondo il sito Dagospia il 29 aprile 1996) l'ormai ex
sottosegretario agli Interni viene invitato a una cena al prestigioso
Circolo del Polo, ai piedi dei Parioli, nella zona sportiva dell'Acqua
Acetosa che a quei tempi (e anche in questi) la sera pullulava di
donne e/o uomini in vendita con perizoma e calze a rete.
La moglie di Gasparri arriva all'appuntamento in auto, in compagnia di
Italo Bocchino poiché il marito, attardatosi per questioni di partito,
le ha detto che la raggiungerà di lì a poco. Gasparri arriva però con
molto ritardo perché, qualche minuto prima, una pattuglia di
carabinieri s'era incuriosita dall'indugiare a singhiozzo di una Fiat
Punto fra i viali dell'Acqua Acetosa.
Lampeggiante, paletta. Gasparri, al volante della Punto, mette la
freccia e accosta diligentemente al marciapiede. Si qualifica,
fornisce documenti e patente ai carabinieri della gazzella del 112,
spiega che stava facendo su e giù lungo quei viali pieni di circoli
sportivi (c'è quello parlamentare, quello dei carabinieri, il Coni,
ecc. ) perché non conosceva l'esatta ubicazione del Circolo del Polo e
a causa della scarsa illuminazione, non riusciva a trovare l'entrata.
Chiarito quello che poi lo stesso Gasparri ha definito un equivoco
insignificante, non sappiamo se con l'aiuto degli stessi carabinieri o
per conto suo, ha trovato la strada giusta ed è giunto a destinazione.
Una volta al tavolo Gasparri ha sbandierato ai quattro venti
l'episodio, fors'anche per giustificarsi dell'inqualificabile ritardo:
«Ahò, ma lo sapete? M'hanno fermato i carabinieri qua vicino. Pensa se
passava qualcuno e me vedeva, poteva pensa' che annavo coi trans!».
L'episodio per come lo abbiamo raccontato è stato confermato al
Giornale dallo stesso Gasparri che sul punto non ha voluto aggiungere
una parola di più, se non che «questo vociare è uno squallore
vergognoso. Ma vi giuro che il primo che scrive una riga fuori posto,
o che solo lascia intendere qualcos'altro, lo trascino in tribunale».
Chi organizzò quella cena al Circolo del Polo è Francesco Caroleo
Grimaldi, noto avvocato romano, all'epoca presidente di
un'associazione culturale (Asi) che aveva tra i suoi referenti
politici proprio Maurizio Gasparri. Il Giornale ha contattato anche
lui per un riscontro. «Ricordo benissimo questo episodio - spiega
Caroleo Grimaldi - era il 1996, adesso non si dire esattamente se era
prima o dopo le elezioni. Corrisponde al vero che organizzai una cena
al circolo del Polo a cui parteciparono un centinaio di persone.
Ricordo anche che Maurizio (Gasparri, ndr) che doveva essere seduto
accanto a me, arrivò abbastanza in ritardo. Quando mise piede nel
circolo raccontò, suscitando nei presenti non poca ilarità, che era
stato fermato dai carabinieri perché non riuscendo a trovare l'entrata
del circolo aveva camminato per quei viali poco illuminati che come
tutti i romani sanno a una certa ora sono frequentatissimi dai trans.
Ricordo anche - continua il legale - che alla fine venne preso in giro
dagli amici presenti al tavolo. I più feroci, e simpatici, furono
Italo Bocchino e Peppino Valentino. Le battute non posso
ripeterle...».
fine testo
Beh... tutto qua?
Ma fate sul serio o che cosa?
Ma, soprattutto, ed eccoci al punto chiave, ci si riferisce allora
all'episodio del 1996.
Ma la domanda iniziale del thread si riferisce ad adesso.
E allora?
Allora niente.
Già l'Italia lo sa. Gli italiani lo hanno capito.
Ai komunisti di merda piace mistifikare.
Tutto qua.
Beato chi ancora crede loro...