Jack Burton
2009-10-07 14:14:23 UTC
Che il film fosse destinato a provocare accese discussioni era
prevedibile. Non e' un film che possa passare inosservato.
Ha, incidentalmente, contribuito a rivitalizzare questo ng ultimamente
un po' muffo e sempre piu' succursale di facebook, con amichette
cretine, flame da bassa padana e soliloqui sul "musulmanesimo" (una
categoria della politica inventata dai cretini di destra). Il che e'
tutto sommato un bene.
Le critiche spericolate che vengono fatte a questo film fanno parte
del sale e della genuina passione cinematografica (che dire
"cinefilo", ultimamente, viene vissuto come un'offesa).
Voler negare l'importanza di un film come questo, sembrerebbe
un'azione patetica. ma tale non e'. e' una sorta di difesa
assiologica, quando non ontologica. Il film va a toccare dei nervi
coperti. Coperti, che se fossero scoperti le difese sarebbero piu'
addestrate.
Vanno chiarite alcune scelte, di cui parlavo fin dal primo post.
Questo Inglorious Basterds e' in assoluto il film piu' genuinamente
schierato da quandoTarantino fa il regista. Avevo captato qualcosina
in un paio di discorsi informali e in qualche sotterranea soffiata, ma
poi, visto al cinema, l'outing tarantiniano diventa stupefacente. E
proprio per questo sommamente irritante.
IB e' una sorta di Funny Games dove il disturbante e' tutto semantico,
mai esplicito, se non lo si vuol credere.
Un po' come la storiella dell'albatros e del marinaio che si spara.
Che ci si arriva solo se si e' disposti a lasciar cadere alcuni tabu'.
IB fa cadere dei tabu' grossi come una casa.
Ammazzare un nazista e' divertente.
Nessuna giustificazione. E' divertente. Nessuna ironia. Godo ad
ammazzare un nazista e sto con i "buoni" della storia e della Storia.
E non sono un personaggio grottesco o esagerato come in Pulp Fiction,
no: lo faccio perche' e' divertente e non sono malato. Sono un eroe.
C'e' un abisso di sottotesto in quella che viene liquidata
beghinamente come una scena senza senso. Ma intanto faccio registrare
questo: non puo' non dar fastidio "eticamente" questa cosa.
Soprattutto a chi dal cinema di tarantino si aspetta la violenza
sdrammatizzata da un'esplosione di ironia.
Dai benpensanti che al cinema ridono di gusto al fintamente
"politically uncorrect" di Pulp fiction, dove trovano accettabile e da
ridere che un assassino gangster spappoli un cervello in macchina, ma
quando avviene lucidamente nel corso di una guerra contro delle misere
merde umane come i tedeschi nazisti, diventa "fastidioso". Certo. Come
diventa fastidioso vedere che tarantino, nel farlo, si diverte.
Il fascinoso cattivo e' solo una merda opportunista.
Questo non funziona: ce lo ha insegnato hitchcock. Il cattivo
fascinoso non puo' capitolare come una checca alla fine. Questo va
contro tutti gli stilemi retorici che ci hanno insegnato. Tarantino lo
sa. Ha letto e scritto sceneggiature e conosce a memoria il manuale di
Syd Field. Ma vuole dire una cosa: il nazista e' un merda di
opportunista. Inutile sottilizzare. Il suo percorso e' tracciato
benissimo. Il suo sviluppo e' perfettamente coerente, se solo si
accetta il principio base che nelle guerre vincono gli opportunisti.
Non gli eroi.
Come migliaia di nazisti in germania, e ancor piu' fascisti in italia,
i vari capetti sono saltati dall'altra parte appena hanno capito che
stavano perdendo.
Un'idea che vorrebbe "tutti uguali" ha portato anche nei film a
dipingere i vari malvagi come al di sopra di tutto e tutti, pronti ad
essere spendibili dall'una come dall'altra parte. Come se fosse
davvero possibile combattere per l'una o l'altra guerra. Come se fosse
davvero possibile unificare i partigiani ai repubblichini o i compagni
di catalogna agli assassini stalinisti. Non e' un unico calderone. Lo
e' solo per il grasso inglese pronto a firmare la resa. E il brad pitt
e' il sassolino che fa saltare l'ingranaggio. Il rompicoglioni della
storia. Quello che non ci sta e non gliene frega niente: gli tatua la
svastica sulla fronte. Gli faranno una lavata di capo, ma non importa.
A Tarantino interessa far scandalizzare il puritano che e' in noi che
vorrebbe qualcosa di piu' standard. Invece quella scena e'
l'inaspettato. La testata sul naso che l'incappucciato da' al cretino
nazista, cosi' fuori dalle regole da far spatasciare dalle risate chi
e' disposto a seguire il delirio tarantiniano.
tabu' grossi che vanno in frantumi.
Cesco, 21 anni e un futuro da ingegnere meccanico, all'uscita dice
"sto film xe' beo, perche' copa un fia' de nazi sesa rompar massa e
bae sul perche'. I xe' merde" (trad. Bello un film dove ammazzano un
po' di nazi senza spiegare perche': sono delle merde).
Cinema popolare, appunto. Cioe' cinema.
B.
[lostileconta]
prevedibile. Non e' un film che possa passare inosservato.
Ha, incidentalmente, contribuito a rivitalizzare questo ng ultimamente
un po' muffo e sempre piu' succursale di facebook, con amichette
cretine, flame da bassa padana e soliloqui sul "musulmanesimo" (una
categoria della politica inventata dai cretini di destra). Il che e'
tutto sommato un bene.
Le critiche spericolate che vengono fatte a questo film fanno parte
del sale e della genuina passione cinematografica (che dire
"cinefilo", ultimamente, viene vissuto come un'offesa).
Voler negare l'importanza di un film come questo, sembrerebbe
un'azione patetica. ma tale non e'. e' una sorta di difesa
assiologica, quando non ontologica. Il film va a toccare dei nervi
coperti. Coperti, che se fossero scoperti le difese sarebbero piu'
addestrate.
Vanno chiarite alcune scelte, di cui parlavo fin dal primo post.
Questo Inglorious Basterds e' in assoluto il film piu' genuinamente
schierato da quandoTarantino fa il regista. Avevo captato qualcosina
in un paio di discorsi informali e in qualche sotterranea soffiata, ma
poi, visto al cinema, l'outing tarantiniano diventa stupefacente. E
proprio per questo sommamente irritante.
IB e' una sorta di Funny Games dove il disturbante e' tutto semantico,
mai esplicito, se non lo si vuol credere.
Un po' come la storiella dell'albatros e del marinaio che si spara.
Che ci si arriva solo se si e' disposti a lasciar cadere alcuni tabu'.
IB fa cadere dei tabu' grossi come una casa.
Ammazzare un nazista e' divertente.
Nessuna giustificazione. E' divertente. Nessuna ironia. Godo ad
ammazzare un nazista e sto con i "buoni" della storia e della Storia.
E non sono un personaggio grottesco o esagerato come in Pulp Fiction,
no: lo faccio perche' e' divertente e non sono malato. Sono un eroe.
C'e' un abisso di sottotesto in quella che viene liquidata
beghinamente come una scena senza senso. Ma intanto faccio registrare
questo: non puo' non dar fastidio "eticamente" questa cosa.
Soprattutto a chi dal cinema di tarantino si aspetta la violenza
sdrammatizzata da un'esplosione di ironia.
Dai benpensanti che al cinema ridono di gusto al fintamente
"politically uncorrect" di Pulp fiction, dove trovano accettabile e da
ridere che un assassino gangster spappoli un cervello in macchina, ma
quando avviene lucidamente nel corso di una guerra contro delle misere
merde umane come i tedeschi nazisti, diventa "fastidioso". Certo. Come
diventa fastidioso vedere che tarantino, nel farlo, si diverte.
Il fascinoso cattivo e' solo una merda opportunista.
Questo non funziona: ce lo ha insegnato hitchcock. Il cattivo
fascinoso non puo' capitolare come una checca alla fine. Questo va
contro tutti gli stilemi retorici che ci hanno insegnato. Tarantino lo
sa. Ha letto e scritto sceneggiature e conosce a memoria il manuale di
Syd Field. Ma vuole dire una cosa: il nazista e' un merda di
opportunista. Inutile sottilizzare. Il suo percorso e' tracciato
benissimo. Il suo sviluppo e' perfettamente coerente, se solo si
accetta il principio base che nelle guerre vincono gli opportunisti.
Non gli eroi.
Come migliaia di nazisti in germania, e ancor piu' fascisti in italia,
i vari capetti sono saltati dall'altra parte appena hanno capito che
stavano perdendo.
Un'idea che vorrebbe "tutti uguali" ha portato anche nei film a
dipingere i vari malvagi come al di sopra di tutto e tutti, pronti ad
essere spendibili dall'una come dall'altra parte. Come se fosse
davvero possibile combattere per l'una o l'altra guerra. Come se fosse
davvero possibile unificare i partigiani ai repubblichini o i compagni
di catalogna agli assassini stalinisti. Non e' un unico calderone. Lo
e' solo per il grasso inglese pronto a firmare la resa. E il brad pitt
e' il sassolino che fa saltare l'ingranaggio. Il rompicoglioni della
storia. Quello che non ci sta e non gliene frega niente: gli tatua la
svastica sulla fronte. Gli faranno una lavata di capo, ma non importa.
A Tarantino interessa far scandalizzare il puritano che e' in noi che
vorrebbe qualcosa di piu' standard. Invece quella scena e'
l'inaspettato. La testata sul naso che l'incappucciato da' al cretino
nazista, cosi' fuori dalle regole da far spatasciare dalle risate chi
e' disposto a seguire il delirio tarantiniano.
tabu' grossi che vanno in frantumi.
Cesco, 21 anni e un futuro da ingegnere meccanico, all'uscita dice
"sto film xe' beo, perche' copa un fia' de nazi sesa rompar massa e
bae sul perche'. I xe' merde" (trad. Bello un film dove ammazzano un
po' di nazi senza spiegare perche': sono delle merde).
Cinema popolare, appunto. Cioe' cinema.
B.
[lostileconta]