Moritz Benedikt
2005-08-02 19:00:57 UTC
The Guardsman (1931) è l'unico film importante dei coniugi Lunt, cioè Alfred
Lunt e Lynn Fontanne, che dominarono Broadway dagli anni 20 alla fine degli
anni 50. A parte questo solo qualcosa ai tempi del muto ed una comparsata
patriottica in Stage Door Canteen (1943), l'alternativa teatrale a Hollywood
Canteen.
Se non li avete mai sentiti nominare non è veramente una colpa. I Lunt
scelsero deliberatamente di legare il loro destino ad un medium che si
avviava inevitabilmente alla subalternità (anche se le profezie sulla sua
scomparsa si sono rivelate azzardate). The Guardsman fu un successo di
critica e di pubblico e le major hollywoodiane offrirono cifre folli per
metterli sotto contratto: niente. 'We can be bought, but we can't be bored'
fu la battuta conclusiva. Forse l'idea di essere i primi a Broadway era più
allettante di quella di essere due fra i tanti a Hollywood. Forse il
disprezzo del grande attore di teatro per le modeste capacità necessarie per
la recitazione cinematografiche, una volta dimostrato che loro potevano ma
non volevano.
Purtroppo questo vuol dire che non li abbiamo mai sentiti nominare mentre
conosciamo benissimo 'star' mediocri e fortunate.
Alfred Lunt era alto, imponente, con una voce chiara e profonda: lineamenti
non bellissimi ma occhi estremamente intelligenti. Lynn Fontanne si muoveva
con assoluta naturalezza ed altrettanto assoluta eleganza: anche lei
esprimeva una notevole intelligenza. A partire dagli anni 20, dopo il
matrimonio, recitarono sempre e solo in coppia. Il loro repertorio era
quello del classico moderno (Ibsen, Shaw, Cecov, O'Neill) e della commedia
leggera.
The Guardsman è un esempio perfetto del secondo genere, tratto da una
commedia di Ferenc Molnar, un ungherese popolarissimo fra le due guerre.
Il film è puro teatro filmato ed è puro frou-frou. I Lunt, in sostanza,
recitano se stessi, sia pure ambientati nella Vienna prebellica: due famosi
attori sposati che litigano con gusto. A un certo punto lui si fa venire dei
sospetti sulla sua fedeltà, così decide di mettere alla prova la moglie
seducendola sotto mentite spoglie, appunto la guardia cosacca del titolo.
Equivoci e inganni seguono fino al finale simpaticamente ambiguo e amorale.
Delizia pura per un'ora e mezza: due attori supremamente capaci ed
affascinanti.
Lunt e Fontanne, nella storia del teatro americano, rappresentano
l'affermazione di una recitazione più naturale di quella che prevaleva a
Broadway fino agli anni 10, trombonesca o almeno molto caricata: ma non li
vediamo, visibilmente, recitare. E, si sa, il punto della recitazione
cinematografica sta nel dare l'impressione di non recitare. Si è già
giganteschi, sullo schermo: poi le luci, il montaggio, la musica, fanno le
veci dell'espressività personale. Questo è stato vero fino a tempi recenti,
quando il sempre più frequente passaggio dell'esperienza filmica dal grande
al piccolo schermo sta rendendo drammaticamente evidente i limiti della
recitazione cinematografica, già resa difficile dal peso della storia e
dell'accumulo di immagini. La recitazione teatrale, con il suo sovrappiù di
coraggio fisico e autodisciplina e impegno totale potrebbe essere una via
d'uscita alla stagnazione.
Così una recitazione evidente come quella dei Lunt assume ai giorni nostri
un valore diverso, molto più positivo.
Un'altra cosa. Quando ci si rende conto dell'esistenza di questi due
personaggi si scopre di averli già visti o letti più volte, sotto altre
spoglie. Spuntano in decine di romanzi e romanzetti, specie gialli (S.S.Van
Dine, Ellery Queen...); sono il modello di innumerevoli coppie
cinematografiche (la prima che viene in mente è quella di Myrna Loy e
William Powell); sono l'ombra con cui dovevano misurarsi gli attori
hollywoodiani che portavano sullo schermo i loro successi di Broadway.
Ridicolo forse, ma la loro attuale oscurità se non fra un piccolo numero di
americani anziani è per me un'ingiustizia. Col senno di poi la loro
decisione di rinunciare al cinema è un deliberato invito all'oblio. Voluto?
Meglio vivere e divertirsi piuttosto che il successo più vasto e duraturo
offerto dal cinema? Perchè non ci sono dubbi che avrebbero potuto averlo, se
solo lo avessero voluto.
Non posso nemmeno dirvi di procurarvi il film e verificare di persona. Su
Amazon ne esiste solo una copia video a 63 $. I Lunt non erano star del
cinema, ne' un film come The Guardsman potè dire molto alla critica
successiva, di qualsiasi genere. Così non viene ristampato, ne' esiste un
DVD.
La critica del tempo, per una volta, è ingiusta. Ma forse loro avrebbero
preferito: cosa hanno mai fatto i posteri per noi?
Moritz Benedikt
'Falschheit gewinnt nicht' - Sascha S., der Sieger des Big Brother 5
Lunt e Lynn Fontanne, che dominarono Broadway dagli anni 20 alla fine degli
anni 50. A parte questo solo qualcosa ai tempi del muto ed una comparsata
patriottica in Stage Door Canteen (1943), l'alternativa teatrale a Hollywood
Canteen.
Se non li avete mai sentiti nominare non è veramente una colpa. I Lunt
scelsero deliberatamente di legare il loro destino ad un medium che si
avviava inevitabilmente alla subalternità (anche se le profezie sulla sua
scomparsa si sono rivelate azzardate). The Guardsman fu un successo di
critica e di pubblico e le major hollywoodiane offrirono cifre folli per
metterli sotto contratto: niente. 'We can be bought, but we can't be bored'
fu la battuta conclusiva. Forse l'idea di essere i primi a Broadway era più
allettante di quella di essere due fra i tanti a Hollywood. Forse il
disprezzo del grande attore di teatro per le modeste capacità necessarie per
la recitazione cinematografiche, una volta dimostrato che loro potevano ma
non volevano.
Purtroppo questo vuol dire che non li abbiamo mai sentiti nominare mentre
conosciamo benissimo 'star' mediocri e fortunate.
Alfred Lunt era alto, imponente, con una voce chiara e profonda: lineamenti
non bellissimi ma occhi estremamente intelligenti. Lynn Fontanne si muoveva
con assoluta naturalezza ed altrettanto assoluta eleganza: anche lei
esprimeva una notevole intelligenza. A partire dagli anni 20, dopo il
matrimonio, recitarono sempre e solo in coppia. Il loro repertorio era
quello del classico moderno (Ibsen, Shaw, Cecov, O'Neill) e della commedia
leggera.
The Guardsman è un esempio perfetto del secondo genere, tratto da una
commedia di Ferenc Molnar, un ungherese popolarissimo fra le due guerre.
Il film è puro teatro filmato ed è puro frou-frou. I Lunt, in sostanza,
recitano se stessi, sia pure ambientati nella Vienna prebellica: due famosi
attori sposati che litigano con gusto. A un certo punto lui si fa venire dei
sospetti sulla sua fedeltà, così decide di mettere alla prova la moglie
seducendola sotto mentite spoglie, appunto la guardia cosacca del titolo.
Equivoci e inganni seguono fino al finale simpaticamente ambiguo e amorale.
Delizia pura per un'ora e mezza: due attori supremamente capaci ed
affascinanti.
Lunt e Fontanne, nella storia del teatro americano, rappresentano
l'affermazione di una recitazione più naturale di quella che prevaleva a
Broadway fino agli anni 10, trombonesca o almeno molto caricata: ma non li
vediamo, visibilmente, recitare. E, si sa, il punto della recitazione
cinematografica sta nel dare l'impressione di non recitare. Si è già
giganteschi, sullo schermo: poi le luci, il montaggio, la musica, fanno le
veci dell'espressività personale. Questo è stato vero fino a tempi recenti,
quando il sempre più frequente passaggio dell'esperienza filmica dal grande
al piccolo schermo sta rendendo drammaticamente evidente i limiti della
recitazione cinematografica, già resa difficile dal peso della storia e
dell'accumulo di immagini. La recitazione teatrale, con il suo sovrappiù di
coraggio fisico e autodisciplina e impegno totale potrebbe essere una via
d'uscita alla stagnazione.
Così una recitazione evidente come quella dei Lunt assume ai giorni nostri
un valore diverso, molto più positivo.
Un'altra cosa. Quando ci si rende conto dell'esistenza di questi due
personaggi si scopre di averli già visti o letti più volte, sotto altre
spoglie. Spuntano in decine di romanzi e romanzetti, specie gialli (S.S.Van
Dine, Ellery Queen...); sono il modello di innumerevoli coppie
cinematografiche (la prima che viene in mente è quella di Myrna Loy e
William Powell); sono l'ombra con cui dovevano misurarsi gli attori
hollywoodiani che portavano sullo schermo i loro successi di Broadway.
Ridicolo forse, ma la loro attuale oscurità se non fra un piccolo numero di
americani anziani è per me un'ingiustizia. Col senno di poi la loro
decisione di rinunciare al cinema è un deliberato invito all'oblio. Voluto?
Meglio vivere e divertirsi piuttosto che il successo più vasto e duraturo
offerto dal cinema? Perchè non ci sono dubbi che avrebbero potuto averlo, se
solo lo avessero voluto.
Non posso nemmeno dirvi di procurarvi il film e verificare di persona. Su
Amazon ne esiste solo una copia video a 63 $. I Lunt non erano star del
cinema, ne' un film come The Guardsman potè dire molto alla critica
successiva, di qualsiasi genere. Così non viene ristampato, ne' esiste un
DVD.
La critica del tempo, per una volta, è ingiusta. Ma forse loro avrebbero
preferito: cosa hanno mai fatto i posteri per noi?
Moritz Benedikt
'Falschheit gewinnt nicht' - Sascha S., der Sieger des Big Brother 5