Discussione:
[OT] E bravi molisani
(troppo vecchio per rispondere)
Stefano666
2007-03-13 19:58:07 UTC
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No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.

http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
il cuggino di nico
2007-03-13 20:26:02 UTC
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Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi


N.
Antonello Blueberry
2007-03-13 20:30:59 UTC
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Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
I bambini nati a Chernobyl dopo l'incidente della centrale invece erano
belli?
ArAmesh
2007-03-13 20:43:40 UTC
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Post by Antonello Blueberry
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
I bambini nati a Chernobyl dopo l'incidente della centrale invece erano
belli?
So che la battuta non doveva far ridere ma, vergogna mia, qui ho riso.
--
Aramesh
il cuggino di nico
2007-03-13 21:27:28 UTC
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Post by Antonello Blueberry
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
I bambini nati a Chernobyl dopo l'incidente della centrale invece erano
belli?
minchia, solo eolico e nucleare ti vengono in mente?

N.
Antonello Blueberry
2007-03-13 21:39:17 UTC
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Post by il cuggino di nico
Post by Antonello Blueberry
I bambini nati a Chernobyl dopo l'incidente della centrale invece erano
belli?
minchia, solo eolico e nucleare ti vengono in mente?
Una bella centrale a carbone?
A me le pale eoliche piacciono molto, sono economiche, a basso impatto
ambientale e mi fanno venire in mente Cervantes.
Enrico Battocchi
2007-03-13 22:24:18 UTC
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Il giorno mar, 13/03/2007 alle 22.39 +0100, Antonello Blueberry ha
Post by Antonello Blueberry
Post by il cuggino di nico
minchia, solo eolico e nucleare ti vengono in mente?
Una bella centrale a carbone?
A me le pale eoliche piacciono molto, sono economiche, a basso impatto
ambientale e mi fanno venire in mente Cervantes.
A dire il vero l'eolico non è proprio il massimo, anzi.
Il solare è molto migliore, l'impatto è minimo e anzi permette di
riutilizzare superfici altrimenti "inutili" causa cementificazione. Ha
il difetto di essere costoso, ma più in termini assoluti che in termini
di resa.

In effetti l'eolico ha il grosso problema di avere un'efficienza
abbastanza incostante, ed è ottimale solo in alcune aree. Ci sono dei
progetti, come il KiteGen, per sfruttare il ben più potente e costante
vento di alta quota, ma per ora non è andato in produzione nulla.

E comunque sia, ve lo dice uno che è tornato sabato dall'ASPOItalia-1 a
Firenze (*), cominciate da ora ad abituarvi a vacche magrissime, tra
pochi anni saremo fortunati a poterci permettere la metà dell'energia
elettrica che usiamo di solito.
E scordatevi l'auto. Anzi, vendetela finché vale qualcosa.


(*) tornato incazzato nero perché un mariuolo, forse uno scagnozzo della
Exxon, mi ha inculato la bicicletta fuori da Palazzo vecchio...
Antonello Blueberry
2007-03-13 22:38:13 UTC
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Post by Enrico Battocchi
A dire il vero l'eolico non è proprio il massimo, anzi.
Il solare è molto migliore, l'impatto è minimo e anzi permette di
riutilizzare superfici altrimenti "inutili" causa cementificazione. Ha
il difetto di essere costoso, ma più in termini assoluti che in termini
di resa.
Parli di fotovoltaico? E' ipotizzabile che si possa utilizzare su larga
scala oltre ad essere ancora poco economico?
L'impatto ambientale dei pannelli dismessi?
Hai dati?
Post by Enrico Battocchi
In effetti l'eolico ha il grosso problema di avere un'efficienza
abbastanza incostante, ed è ottimale solo in alcune aree. Ci sono dei
progetti, come il KiteGen, per sfruttare il ben più potente e costante
vento di alta quota, ma per ora non è andato in produzione nulla.
Il cielo italiano invaso dagli aquiloni? E chi lo sente poi Nico?
Enrico Battocchi
2007-03-13 23:38:44 UTC
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Il giorno mar, 13/03/2007 alle 23.38 +0100, Antonello Blueberry ha
Post by Antonello Blueberry
A dire il vero l'eolico non proprio il massimo, anzi.
Il solare molto migliore, l'impatto minimo e anzi permette di
riutilizzare superfici altrimenti "inutili" causa cementificazione. Ha
il difetto di essere costoso, ma pi in termini assoluti che in termini
di resa.
Parli di fotovoltaico? E' ipotizzabile che si possa utilizzare su larga
scala oltre ad essere ancora poco economico?
Su larga scala sì, sicuramente; l'economicità può solo aumentare, ora
che abbiamo passato il picco del petrolio.
Parlo di quella relativa, intendiamoci. In termini assoluti la scarsità
di energia, almeno finché le fonti rinnovabili non daranno un contributo
rilevante, porterà ad un aumento del costo, ma questo varrà per tutto,
dai bottoni dei tuoi jeans fino al biglietto per l'aereoplano.
Post by Antonello Blueberry
L'impatto ambientale dei pannelli dismessi?
Questo sarà sicuramente un problema, da risolvere prima dei 25 anni di
durata media dei pannelli. C'è da sperare che le ultime scoperte, con
tecnologie diverse da quelle dominanti (silicio mono- e policristallino)
possano alleviare... e che ci sia una sensibilità maggiore, perché poi è
questa quella che conta.
Post by Antonello Blueberry
In effetti l'eolico ha il grosso problema di avere un'efficienza
abbastanza incostante, ed ottimale solo in alcune aree. Ci sono dei
progetti, come il KiteGen, per sfruttare il ben pi potente e costante
vento di alta quota, ma per ora non andato in produzione nulla.
Il cielo italiano invaso dagli aquiloni? E chi lo sente poi Nico?
Vorrà dire che li faremo colorati e ci metteremo dei bimbi finti
all'altro capo del filo.
il cuggino di Nico
2007-03-14 11:01:51 UTC
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Post by Antonello Blueberry
Il cielo italiano invaso dagli aquiloni? E chi lo sente poi Nico?
quelli sono carini

N.
dalai lamah
2007-03-13 23:57:58 UTC
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Post by Enrico Battocchi
A dire il vero l'eolico non è proprio il massimo, anzi.
Il solare è molto migliore, l'impatto è minimo e anzi permette di
riutilizzare superfici altrimenti "inutili" causa cementificazione. Ha
il difetto di essere costoso, ma più in termini assoluti che in termini
di resa.
Il solare non è affatto inefficiente, almeno dal punto di vista di
occupazione di spazio, che a mio parere sarà il vero problema del futuro.
Con il solare fotovoltaico, indicativamente un ettaro di pannelli solari
produce 10 MWh al giorno [1], destinati fra l'altro a salire decisamente
grazie alle nuove tecnologie. Il solare termico, ad esempio [2], è peggiore
e fornisce una potenza di picco attorno agli 0.2 MW per ettaro, che
indicativamente può voler dire qualcosa come 1 MWh al giorno. Se invece
prendiamo dei tipici generatori eolici da 1.5 MW, esageriamo e diciamo di
metterne dieci in un chilometro quadrato, otteniamo circa 0.15 MW per
ettaro. Calcolare il coefficiente di utilizzo medio è complicato, guardate
[3] se avete voglia di passare qualche ora in allegria; anche se venissero
usate sempre al 100% (totalmente irrealistico), significherebbe 3.6 MWh al
giorno. Un vantaggio dell'eolico è che lo puoi mettere in mare (dove non
deturpa il paesaggio e il vento è più costante) e che anche quando lo metti
per terra le zone sottostanti sono ancora utilizzabili, cosa che non è
generalmente vera per il solare.

Probabilmente l'eolico se la gioca con il solare termico, ma per me il
futuro è nel solare fotovoltaico e nella misconosciuta generazione dal moto
ondoso [4]: con quello ci puoi fare 50 kW/m, che vuol dire che con 100 m di
costa si fanno 120 MWh al giorno.

[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Solar_power#Energy_from_the_Sun
[2] http://www.solarpaces.org/CSP_ESKOM.HTM
[3] http://www.stanford.edu/group/efmh/winds/2004jd005462.pdf
[4] http://en.wikipedia.org/wiki/Wave_power
--
emboliaschizoide.splinder.com
il cuggino di Nico
2007-03-14 11:01:04 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
E scordatevi l'auto. Anzi, vendetela finché vale qualcosa.
apocalittico

N.
Enrico Battocchi
2007-03-14 11:13:24 UTC
Permalink
Il giorno mer, 14/03/2007 alle 12.01 +0100, il cuggino di Nico ha
Post by il cuggino di Nico
E scordatevi l'auto. Anzi, vendetela finché vale qualcosa.
apocalittico
Casomai utopista.
Antonello Blueberry
2007-03-14 11:20:22 UTC
Permalink
Post by il cuggino di Nico
E scordatevi l'auto. Anzi, vendetela finché vale qualcosa.
apocalittico
Integrato.
il cuggino di Nico
2007-03-14 16:08:21 UTC
Permalink
Post by Antonello Blueberry
Post by il cuggino di Nico
Post by Enrico Battocchi
E scordatevi l'auto. Anzi, vendetela finché vale qualcosa.
apocalittico
Integrato.
piu' di apocalittico probabilmente (io)
il cuggino di Nico
2007-03-14 11:00:04 UTC
Permalink
Post by Antonello Blueberry
A me le pale eoliche piacciono molto, sono economiche, a basso impatto
ambientale e mi fanno venire in mente Cervantes.
sono oggettivamente orrende

N.
Antonello Blueberry
2007-03-14 11:19:10 UTC
Permalink
Post by il cuggino di Nico
Post by Antonello Blueberry
A me le pale eoliche piacciono molto, sono economiche, a basso impatto
ambientale e mi fanno venire in mente Cervantes.
sono oggettivamente orrende
Oggettivamente un cazzo.
il cuggino di Nico
2007-03-14 16:05:22 UTC
Permalink
Post by Antonello Blueberry
Post by il cuggino di Nico
Post by Antonello Blueberry
A me le pale eoliche piacciono molto, sono economiche, a basso impatto
ambientale e mi fanno venire in mente Cervantes.
sono oggettivamente orrende
Oggettivamente un cazzo.
e' vero, sono anche simboli fallici
il solare invece e' femminile

N.
Hiryuu
2007-03-13 20:37:11 UTC
Permalink
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
Un paio di settimane fa ero a quota 3200, a guardare il paesaggio
mozzafiato delle cime innevate delle montagne che emergevano dalle
nuvole basse.

Purtroppo c'era un'orrenda seggiovia a deturpare il paesaggio. Era
quella che avevo preso per arrivare dov'ero.
il cuggino di nico
2007-03-13 21:28:10 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
Un paio di settimane fa ero a quota 3200, a guardare il paesaggio
mozzafiato delle cime innevate delle montagne che emergevano dalle
nuvole basse.
Purtroppo c'era un'orrenda seggiovia a deturpare il paesaggio. Era
quella che avevo preso per arrivare dov'ero.
e allora?

N.
Hiryuu
2007-03-14 17:35:38 UTC
Permalink
Post by il cuggino di nico
Post by Hiryuu
Purtroppo c'era un'orrenda seggiovia a deturpare il paesaggio. Era
quella che avevo preso per arrivare dov'ero.
e allora?
E allora qualche volta bisogna accettare dei compromessi. Senza quella
seggiovia il bellissimo ambiente non se lo gode nessuno.
Claudio Bianchini
2007-03-14 00:27:33 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
Un paio di settimane fa ero a quota 3200, a guardare il paesaggio
mozzafiato delle cime innevate delle montagne che emergevano dalle
nuvole basse.
Purtroppo c'era un'orrenda seggiovia a deturpare il paesaggio. Era
quella che avevo preso per arrivare dov'ero.
Gli impianti sciistici non deturpano perchè quelli che li fanno provvedono
ad ungere le funivie. Se le ditte che fabbricano gli impianti eolici
prendessero l'abitudine di ungere le pale allora diverrebbero di una
bellezza unica. Purtroppo, considerato che il business ancora non è
profittevole, non c'è molto olio da spalmare sulle pale
Hiryuu
2007-03-14 17:36:27 UTC
Permalink
Post by Claudio Bianchini
Gli impianti sciistici non deturpano perchè quelli che li fanno provvedono
ad ungere le funivie.
Non è vero, sono pressochè tutti in perdita.
Claudio Bianchini
2007-03-15 00:31:51 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Claudio Bianchini
Gli impianti sciistici non deturpano perchè quelli che li fanno provvedono
ad ungere le funivie.
Non è vero, sono pressochè tutti in perdita.
Perchè quest'anno non ha nevicato. Diverranno in breve bruttissimi
Stefano
2007-03-14 00:55:18 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
Un paio di settimane fa ero a quota 3200, a guardare il paesaggio
mozzafiato delle cime innevate delle montagne che emergevano dalle
nuvole basse.
Purtroppo c'era un'orrenda seggiovia a deturpare il paesaggio. Era
quella che avevo preso per arrivare dov'ero.
Questo post si posta ad almeno 4 interpretazioni tutte discordanti.
a - Effetto serra = cime innevate ciao
b - Cazzo c'entrano le funivie con l'eolico
c - Inizia a fare scialpinismo, pigro
d - Quindi ritieni che siano utili come l'eolico?

etc etc....
Hiryuu
2007-03-14 17:39:17 UTC
Permalink
Post by Stefano
Questo post si posta ad almeno 4 interpretazioni tutte discordanti.
a - Effetto serra = cime innevate ciao
Personalmente credo che tra un po' cime innevate ciao. Credo altresì
che l'effetto serra non c'entri una benamata cippa.
Post by Stefano
b - Cazzo c'entrano le funivie con l'eolico
Se non lo capisci, non mi metto a spiegarlo.
Post by Stefano
c - Inizia a fare scialpinismo, pigro
L'ho fatto per una decina d'anni, poi mi sono rotto.
Post by Stefano
d - Quindi ritieni che siano utili come l'eolico?
Le funivie sono utilissime perchè permettono anche a chi non ha le
risorse fisiche per scalare una montagna di godere del bello del
mondo.
L'eolico lo ritengo utile perchè bisogna comunque guardare avanti. Non
è un discorso puramente economico, ma di progresso.
Enrico Battocchi
2007-03-14 17:55:27 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Stefano
Questo post si posta ad almeno 4 interpretazioni tutte discordanti.
a - Effetto serra = cime innevate ciao
Personalmente credo che tra un po' cime innevate ciao. Credo altresì
che l'effetto serra non c'entri una benamata cippa.
E allora per cosa? Hanno dimenticato i termosifoni accesi nelle baite?
Hiryuu
2007-03-14 18:03:53 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
E allora per cosa? Hanno dimenticato i termosifoni accesi nelle baite?
Cambiamenti climatici ciclici a lungo termine.
Enrico Battocchi
2007-03-14 18:23:01 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Enrico Battocchi
E allora per cosa? Hanno dimenticato i termosifoni accesi nelle baite?
Cambiamenti climatici ciclici a lungo termine.
Quanto dura un ciclo, 600mila anni?
E le prove della tua congettura?
Stefano666
2007-03-15 09:13:23 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Post by Hiryuu
Post by Enrico Battocchi
E allora per cosa? Hanno dimenticato i termosifoni accesi nelle baite?
Cambiamenti climatici ciclici a lungo termine.
Quanto dura un ciclo, 600mila anni?
E le prove della tua congettura?
Ecco, appunto.

Se è naturale, non c'è problema, basterà aspettare altri 600mila anni
per vedere se ha ragione lui. Nel frattempo bruciamo e consumiamo tutto,
sicuramente le specie venture faranno meglio.

Mi sto rendendo sempre di più conto che i detrattori dell'effetto serra
causato dall'uomo non basano la loro opinione su fatti, ma sul non
mostrare prove contrare, che invece sono abbondanti.
Hiryuu
2007-03-15 17:39:43 UTC
Permalink
Post by Stefano666
non c'è problema, basterà aspettare altri 600mila anni
Questo, non incidentalmente, è esattamente quello su cui contano gli
"scienziati" che propugnano la _teoria_ del riscaldamento globale
dovuta all'effetto serra: non c'è modo di avere una prova scientifica
della teoria, ci vuole troppo tempo. Nel frattempo, va beh, gli studi
vengono pubblicati e i finanziamenti vengono presi.
Post by Stefano666
Mi sto rendendo sempre di più conto che i detrattori dell'effetto serra
causato dall'uomo non basano la loro opinione su fatti, ma sul non
mostrare prove contrare, che invece sono abbondanti.
Ma, io credo che non serva sforzarsi molto per cercare prove contro la
causa umana dell'effetto serra , anche se è vero che è molto più
facile distruggere la teoria del riscaldamento globale: basta far
rilevare quanto poco scientifica sia la raccolta dei dati, che si basa
su una miriade di strumenti diversi con diversi gradi di precisione e
accuratezza. E' ovvio che da dati così poco omogenei è possibile
trarre pressochè qualunque conclusione.
Enrico Battocchi
2007-03-15 18:13:46 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Stefano666
non c'è problema, basterà aspettare altri 600mila anni
Questo, non incidentalmente, è esattamente quello su cui contano gli
"scienziati" che propugnano la _teoria_ del riscaldamento globale
dovuta all'effetto serra: non c'è modo di avere una prova scientifica
della teoria, ci vuole troppo tempo.
Veramente di prove ne vengono portate a milioni, a differenza di chi,
come te, fa finta di essere scettico ma lo scetticismo manco sa dove
abita.
Ci sono decine di modelli, calcoli, dimostrazioni delle innumerevoli
interazioni tra i gas serra e i fenomeni naturali. Chi nega il problema
(o la causa), invece, sembra che si possa accontentare di dire "è il
sole che è più attivo", senza stare a far troppi calcoli, tanto
chissenefotte.
Post by Hiryuu
Nel frattempo, va beh, gli studi
vengono pubblicati e i finanziamenti vengono presi.
Infatti, gli unici studi di un certo rilievo che intendevano smentire la
teoria del riscaldamento globale erano finanziati dalle compagnie
petrolifere, guarda un po'.
Post by Hiryuu
Ma, io credo che non serva sforzarsi molto per cercare prove contro la
causa umana dell'effetto serra ,
QED.
Post by Hiryuu
anche se è vero che è molto più
facile distruggere la teoria del riscaldamento globale: basta far
rilevare quanto poco scientifica sia la raccolta dei dati, che si basa
su una miriade di strumenti diversi con diversi gradi di precisione e
accuratezza.
Dai, dimostralo.
Hiryuu
2007-03-17 12:26:49 UTC
Permalink
Veramente di prove ne vengono portate a milioni, ...
Ci sono decine di modelli, calcoli, dimostrazioni delle innumerevoli
Io ho una discreta formazione scientifica, e quelle prove e quei
modelli non mi convincono. Opinione _personale_ ma basata su
conoscenze _specifiche_. In altri termini: non è facile lavarmi il
cervello e farmi bere una qualsivoglia cazzata.
Post by Hiryuu
rilevare quanto poco scientifica sia la raccolta dei dati, che si basa
su una miriade di strumenti diversi con diversi gradi di precisione e
accuratezza.
Dai, dimostralo.
Cosa devo dimostrarti? Che nei 300 anni di registrazioni di
temperatura disponibili i termometri sono cambiati sotto il profilo
tecnologico?
Enrico Battocchi
2007-03-17 13:04:24 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Veramente di prove ne vengono portate a milioni, ...
Ci sono decine di modelli, calcoli, dimostrazioni delle innumerevoli
Io ho una discreta formazione scientifica, e quelle prove e quei
modelli non mi convincono. Opinione _personale_ ma basata su
conoscenze _specifiche_. In altri termini: non è facile lavarmi il
cervello e farmi bere una qualsivoglia cazzata.
Beh, la formazione scientifica dovrebbe anche aprirti all'indagine, non
chiuderti a riccio.
Post by Hiryuu
Post by Hiryuu
rilevare quanto poco scientifica sia la raccolta dei dati, che si basa
su una miriade di strumenti diversi con diversi gradi di precisione e
accuratezza.
Dai, dimostralo.
Cosa devo dimostrarti? Che nei 300 anni di registrazioni di
temperatura disponibili i termometri sono cambiati sotto il profilo
tecnologico?
Sì, perché secondo te hanno preso i dati così, senza considerare gli
errori? E gli errori vanno tutti in un'unica direzione, al ribasso?
In più, nessuno confronta la temperatura calcolata dal 1790 al 1800 e
dice "guarda, erano più basse": vengono analizzati i trend, le tendenze,
che sono misure differenziali già di per sé.
E poi non ci si basa solamente sui termometri, pensa alle analisi degli
strati di ghiaccio.
Hiryuu
2007-03-17 13:11:31 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Beh, la formazione scientifica dovrebbe anche aprirti all'indagine, non
chiuderti a riccio.
Esatto, è proprio quello che mi fa dubitare.
Post by Enrico Battocchi
Sì, perché secondo te hanno preso i dati così, senza considerare gli
errori?
...
Post by Enrico Battocchi
E poi non ci si basa solamente sui termometri, pensa alle analisi degli
strati di ghiaccio.
Ma appunto. Ci sono una miriade di sistemi di misura diversi, con una
miriade di fattori correttivi introdotti. Usando adeguatamente quei
fattori correttivi puoi dimostrare pressochè qualunque tesi: che la
temperatura si alza, si abbassa, o è costante.
Enrico Battocchi
2007-03-17 13:33:03 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Enrico Battocchi
Beh, la formazione scientifica dovrebbe anche aprirti all'indagine, non
chiuderti a riccio.
Esatto, è proprio quello che mi fa dubitare.
Come no, ogni volta che qualcuno dubita di risultati di indagini
scientifiche lo fa in nome della scienza, peccato che per farlo devi
avere in mano dei dati, delle valutazioni, delle confutazioni serie, non
dei semplici pregiudizi.
Sennò, caro mio, non è scienza.
Post by Hiryuu
Ma appunto. Ci sono una miriade di sistemi di misura diversi, con una
miriade di fattori correttivi introdotti. Usando adeguatamente quei
fattori correttivi puoi dimostrare pressochè qualunque tesi: che la
temperatura si alza, si abbassa, o è costante.
Veramente no. I fattori correttivi mica te li tiri fuori dal culo, ma
devono rispondere a degli standard.
In più, stai mescolando i discorsi: i "fattori correttivi" a cui mi
riferivo valgono per gli errori in misurazioni storiche con strumenti
che, giocoforza, non sono stati tutti tarati a dovere, come i termometri
di 150 anni fa rispetto a quelli attuali.
Ma le misurazioni fatte *adesso*, con strumenti *di oggi*, sui carotaggi
di terreno, di ghiaccio, sui sedimenti oceanici, ecc. non hanno fattori
correttivi di quel tipo. Anche perché non mostrano temperature esatte: e
anche delle temperature esatte di oggi ci si sciacqua le palle. Quello
che contano sono i trend, e ci sono decine di modi in cui vengono
esaminati, e ciascuno è concorde con gli altri.
Giff
2007-03-15 18:19:04 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Questo, non incidentalmente, è esattamente quello su cui contano gli
"scienziati" che propugnano la _teoria_ del riscaldamento globale
dovuta all'effetto serra: non c'è modo di avere una prova scientifica
della teoria, ci vuole troppo tempo.
vediti il film di Al Gore
Gianni
2007-03-14 18:51:29 UTC
Permalink
Post by Hiryuu
Post by Enrico Battocchi
E allora per cosa? Hanno dimenticato i termosifoni accesi nelle baite?
Cambiamenti climatici ciclici a lungo termine.
Cosa ti ha portato Babbo Natale?
Stefano
2007-03-14 00:51:21 UTC
Permalink
Post by il cuggino di nico
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
A parte che i mulini sono belli, ma poi vuoi mettere delle belle piogge
acide per l'uso di combustibili fossili e i ghiacciai sciolti come sono
più belli?
Giff
2007-03-15 17:42:05 UTC
Permalink
Post by il cuggino di nico
le centrali eoliche sono orrende e deturpano i paesaggi
infatti in norvegia i mulini li vogliono iniziare a mettere in mare
aperto, legati al fondo, come delle boe, così da non disturbare i paesaggi
Enrico Battocchi
2007-03-13 20:45:21 UTC
Permalink
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
Già pregusto il momento quando le teste di cazzo in questione si
ritroveranno con le spiagge sommerse.
Ered Luin
2007-03-13 22:26:39 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
Già pregusto il momento quando le teste di cazzo in questione si
ritroveranno con le spiagge sommerse.
In Italia il vento serve 'na sega.
Un po' meglio se si sfruttano le forze delle correnti marine.
Ma al momento in Italia l'unica scelta davvero sensata è il solare.


In Italia il vento può essere un po' conveniente nella Sardegna
nord-occidentale.
E.L.
John Travolta Sardus
2007-03-13 23:26:19 UTC
Permalink
Post by Ered Luin
In Italia il vento può essere un po' conveniente nella Sardegna
nord-occidentale.
E.L.
Anche sud-orientale :-)
JTS
Enrico Battocchi
2007-03-13 23:30:33 UTC
Permalink
Post by Ered Luin
Gi pregusto il momento quando le teste di cazzo in questione si
ritroveranno con le spiagge sommerse.
In Italia il vento serve 'na sega.
Un po' meglio se si sfruttano le forze delle correnti marine.
Ma al momento in Italia l'unica scelta davvero sensata il solare.
In Italia il vento pu essere un po' conveniente nella Sardegna
nord-occidentale.
Il vento è conveniente dove è conveniente. Non puoi dire "è conveniente
qui e non lì" senza fare delle stime sufficientemente dettagliate.

Questo modo di ragionare discende principalmente dall'orientamento
generale di trovare una forma (rinnovabile) di "estrazione" dell'energia
che si faccia carico di sostituire in modo massiccio le attuali centrali
termoelettriche a combustibile.
Purtroppo non sarà così, ed è probabile che buona parte del fabbisogno
energetico futuro (che cmq dovrà essere *molto* inferiore all'attuale)
vada coperto non con grosse centrali eoliche o solari, ma con la
microgenerazione locale. Questo cambia notevolmente i calcoli per tanti
motivi. Uno, ad esempio, è che non sempre è necessaria la trasformazione
di energia meccanica in energia elettrica, se poi alla fine serve di
nuovo energia meccanica; oppure di energia termica (irraggiamento) in
elettrica, se la necessità è quella di avere acqua calda.
ArAmesh
2007-03-14 00:10:48 UTC
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Post by Enrico Battocchi
Purtroppo non sarà così, ed è probabile che buona parte del fabbisogno
energetico futuro (che cmq dovrà essere *molto* inferiore all'attuale)
E' proprio quello il problema.
Post by Enrico Battocchi
vada coperto non con grosse centrali eoliche o solari, ma con la
microgenerazione locale. Questo cambia notevolmente i calcoli per tanti
motivi. Uno, ad esempio, è che non sempre è necessaria la trasformazione
di energia meccanica in energia elettrica, se poi alla fine serve di
nuovo energia meccanica; oppure di energia termica (irraggiamento) in
elettrica, se la necessità è quella di avere acqua calda.
Giusto per allargare il discorso:

Incuriosito dal programma di Fazio, mi vado a leggere di questo tale
Morteza Samsam Bakhtiari, esperto del petrolio per la NIOC. Come molti
ormai, anche lui parla apertamente del fatto che secondo gli iraniani il
picco del petrolio è stato raggiunto, e che nel futuro la domanda rimarrà
senza offerta in modo crescente.

Ora, non posso fare a meno di notare che gli iraniani non sembrano *per
nulla* preoccupati da questa evenienza. Viene da chiedersi come mai, dato
che il petrolio corrisponde al 60% delle esportazioni.

L'unica risposta plausibile è il rifarsi al ragionamento che a suo tempo
fece susanna: il cosiddetto "picco" è un fatto termodinamico, non economico
(inteso come "scambio di valori").

Posto che, col raggiungimento del picco, un barile medio produce meno
energia di quanta necessaria per estrarlo, tuttavia, se il *prezzo* alla
vendita continuerà a salire, alle nazioni produttrici converrà comunque
estrarlo.

Se il *costo* (leggi "valore del lavoro necessario") dell'estrazione fosse
in Iran 10 volte inferiore al prezzo di vendita, alla NIOC converrebbe
usare l'energia prodotta da 9,9999 barili per estrarne uno e venderlo ai
prezzi di mercato. Per inciso faccio presente che in Iran un litro di super
costa 0.01 euro alla pompa.

Peraltro tutto questo mette la ricerca atomica iraniana sotto tutt'altra
luce: un modo per approvigionarsi di una fonte di energia, in prospettiva
meno costosa, per estrarre e vendere una fonte che in prospettiva avrà un
valore maggiore.

La cosa ha una sua indiscutible logica, posto che gran parte del comparto
industriale mondiale *non* riuscirà *mai* a girare su altre fonti di
energia.

In pratica il limite dell'estrazione è dato solo dalla rigidità della
domanda all'aumento del prezzo unitario.
--
Aramesh
Enrico Battocchi
2007-03-14 00:59:27 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Incuriosito dal programma di Fazio, mi vado a leggere di questo tale
Morteza Samsam Bakhtiari, esperto del petrolio per la NIOC.
L'ho ascoltato (e filmato) sabato a Firenze.
Post by ArAmesh
Come molti
ormai, anche lui parla apertamente del fatto che secondo gli iraniani il
picco del petrolio è stato raggiunto, e che nel futuro la domanda rimarrà
senza offerta in modo crescente.
Ora, non posso fare a meno di notare che gli iraniani non sembrano *per
nulla* preoccupati da questa evenienza. Viene da chiedersi come mai, dato
che il petrolio corrisponde al 60% delle esportazioni.
Da cosa lo deduci che non sono per nulla preoccupati?
Stanno costruendo centrali nucleari, quando teoricamente non ne
avrebbero bisogno; il tuo amico Ahmadinejad mette in bilancio le entrate
da petrolio calcolandole col barile a 33$ quando era a 50 e passa, con
l'esplicito intento di far dipendere meno l'economia dal petrolio; a
gennaio è circolata la notizia che voleva razionare la benzina perché i
tuoi connazionali si stanno esaltando troppo con le quattroruote (e i
credo, 9 eurocent/litro...) e hanno paura che con la crescita si
ritrovino a serbatoi esauriti...
Questo a casa mia significa "preoccuparsi", nel senso etimologico: a
differenza di molti paesi occidentali, si stanno già organizzando per il
post-picco
Peccato che non basti...
Post by ArAmesh
L'unica risposta plausibile è il rifarsi al ragionamento che a suo tempo
fece susanna: il cosiddetto "picco" è un fatto termodinamico, non economico
(inteso come "scambio di valori").
Posto che, col raggiungimento del picco, un barile medio produce meno
energia di quanta necessaria per estrarlo, tuttavia, se il *prezzo* alla
vendita continuerà a salire, alle nazioni produttrici converrà comunque
estrarlo.
No, stai interpretando male il concetto di picco.
Il picco non è il momento in cui l'EROEI diventa minore di 1, per quello
ne deve passare di tempo...
Il picco è il momento in cui la produzione, diciamo, "istantanea", è
massima su tutta la storia di estrazione della risorsa. Al momento, la
produzione massima si è avuta a maggio 2005 o maggio 2006 (a seconda di
come la si calcola) e da lì, se quello è il picco, comincia il declino:
ovvero non si riuscirà mai più ad estrarre quegli 84 milioni di barili
al giorno (circa).

Inoltre, se l'EROEI è un ottimo modo per paragonare le alternative, non
è un concetto che ha un necessario impatto economico: mi interesso alla
questione da un anno e questo non lo ha affermato nessuno, ti assicuro.
Anche perché chi si intende di petrolio sa che non tutto il petrolio è
uguale, per esempio: quello che rimarrà in modo preponderante quando
quello "facile" sarà andato è quello "heavy", carico di zolfo, che
necessita di raffinazioni particolari, e sono poche le nazioni ad avere
impianti adeguati.
Certo, si possono costruire, così come qui davanti al porto vogliono
mettere un rigassificatore: ma quando il problema sarà più evidente,
addiction o non addiction, ci sarà qualcuno che si renderà conto che
spende soldi per esaurire più rapidamente una risorsa in declino, invece
di spendere per trovare di meglio?
Se ne accorgono già ora, la Svezia punta a emanciparsi nel 2020, e
persino il Kuwait!!!
Post by ArAmesh
Peraltro tutto questo mette la ricerca atomica iraniana sotto tutt'altra
luce: un modo per approvigionarsi di una fonte di energia, in prospettiva
meno costosa, per estrarre e vendere una fonte che in prospettiva avrà un
valore maggiore.
E qui cascheranno, perché il nucleare non è meno costoso.
Adesso costa poco, perché il petrolio costa poco.
Anche l'uranio poi è soggetto al picco, tanto è vero che si usano le
testate atomiche dismesse... e il suo prezzo si è *decuplicato* in 6
anni. E senza che ci siano state guerre per l'uranio, come invece ce ne
sono state per il petrolio... figurati.
Post by ArAmesh
La cosa ha una sua indiscutible logica, posto che gran parte del comparto
industriale mondiale *non* riuscirà *mai* a girare su altre fonti di
energia.
C'è un'altra cosa che ti sfugge: non è solo che il petrolio costerà
tantissimo (e sarà difficile da lavorare e da estrarre), ma è anche che
ce ne sarà *poco*. E dovrai decidere se usarlo per far girare il mulino
o per coltivarci il grano da macinare nel mulino, perché per entrambe le
cose non ti basterà.

Lo sai perché il biodiesel è una cazzata? Perché per fare l'equivalente
di un litro di petrolio, usi una quantità variabile tra gli 0,9 e gli
1,1 litri di petrolio (approssimo con l'accetta).
Girala dall'altra parte: per produrre cereali ad elevato potere
calorico, spendi petrolio. Sia che quei cereali tu li metta nella Yaris,
sia che tu li mangi. Nella migliore delle ipotesi, il 90% delle calorie
che assumi con quel cereale sono calorie provenienti dal petrolio. E se
mangi carne, che è un modo inefficiente per lavorare i cereali, fai
molto peggio.
*Questo*, sarà il problema, non il costo energetico dell'estrazione di
un barile per ricavarci dei soldi. Probabilmente, in buona parte del
pianeta i soldi saranno utili solo come carta per accendere un fuoco.
Post by ArAmesh
In pratica il limite dell'estrazione è dato solo dalla rigidità della
domanda all'aumento del prezzo unitario.
Il limite dell'estrazione è dato dal fatto che un pozzo non è
inesauribile, puoi andare avanti un po' rimettendoci energeticamente,
alla fine ti trovi con un pozzo vuoto. Questo è il limite.
La tua è un'impostazione economica classica, che non tiene conto del
fatto che, anche se non ci pensavamo da giovani, le risorse (petrolio,
carbone, uranio, rame, acqua, suolo fertile, *spazio*) si esauriscono.
BArrYZ
2007-03-14 01:24:19 UTC
Permalink
* Enrico Battocchi wrote, On 14/03/2007 1.59:

[cut su tutta roba che condivido alla lettera]
Post by Enrico Battocchi
Il limite dell'estrazione è dato dal fatto che un pozzo non è
inesauribile, puoi andare avanti un po' rimettendoci energeticamente,
alla fine ti trovi con un pozzo vuoto. Questo è il limite.
La tua è un'impostazione economica classica, che non tiene conto del
fatto che, anche se non ci pensavamo da giovani, le risorse (petrolio,
carbone, uranio, rame, acqua, suolo fertile, *spazio*) si esauriscono.
Vedo che qui abbiamo letto Jeremy Leggett in tanti, molto bene.
--
BArrYZ
Enrico Battocchi
2007-03-14 10:08:17 UTC
Permalink
Post by BArrYZ
Vedo che qui abbiamo letto Jeremy Leggett in tanti, molto bene.
No, l'ho ascoltato all'ASPO-5 quest'estate.

In realtà il paragrafo che quoti è una (rozza) epitome della sintesi che
sta emergendo negli ultimi mesi, finalmente: ovvero uno sguardo globale,
non limitato alle singole risorse/problemi.
Direi che è più legato alla teoria di Georgescu-Roegen, tutto sommato.
BArrYZ
2007-03-14 12:55:33 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
No, l'ho ascoltato all'ASPO-5 quest'estate.
Io non ho ancora avuto la fortuna di poterlo fare, ho solo letto i suoi
libri (ma sull'argomento non ho letto solo i suoi, ovviamente).
--
BArrYZ
John Travolta Sardus
2007-03-14 19:41:31 UTC
Permalink
Post by BArrYZ
Post by Enrico Battocchi
No, l'ho ascoltato all'ASPO-5 quest'estate.
Io non ho ancora avuto la fortuna di poterlo fare, ho solo letto i
suoi libri (ma sull'argomento non ho letto solo i suoi, ovviamente).
Mi ha fatto venire in mente un bel racconto di Asimov in cui c'era un
pianeta "minerario" che era tutto costitutito da qualche materiale di
importanza tecnologica (non mi ricordo i dettagli). Nella prima parte del
racconto lo sfruttamento minerario e' appena iniziato, e alla preoccupazione
di qualcuno che il pianeta possa essere del tutto "raschiato via" gli
ingegneri rispondono che si tratta di una eventualita' evidentemente
impossibile. C'e' poi un lungo flash-forward di decine di migliaia di anni
forse, il pianeta e' ridotto a una piccolissima pallottolina, e gli
ingegneri minerari dichiarano che la teoria che il pianeta fosse mai stato
grande e' frutto di pura fantasia.

--
ArAmesh
2007-03-14 13:13:42 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Da cosa lo deduci che non sono per nulla preoccupati?
Stanno costruendo centrali nucleari, quando teoricamente
non ne avrebbero bisogno; il tuo amico Ahmadinejad mette
in bilancio le entrate da petrolio calcolandole col barile
a 33$ quando era a 50 e passa
Un grande. Comunque per dire una frase famosa, sono stato frainteso.

Quando dico "non sembrano preoccupati", non voglio dire che non lo ritengono
un problema. Intendo che a quel problema ci stanno lavorando. Insomma che
non sono impanicati. Poi magari non trovano la soluzione ma li vedo più
reattivi.
Post by Enrico Battocchi
No, stai interpretando male il concetto di picco.
Il picco non è il momento in cui l'EROEI diventa minore
di 1, per quello ne deve passare di tempo...
Ok.
Post by Enrico Battocchi
Il picco è il momento in cui la produzione, diciamo,
"istantanea", è massima su tutta la storia di estrazione
della risorsa. Al momento, la produzione massima si è avuta
a maggio 2005 o maggio 2006 (a seconda di come la si calcola)
e da lì, se quello è il picco, comincia il declino: ovvero
non si riuscirà mai più ad estrarre quegli 84 milioni di
barili al giorno (circa).
Ora è più chiaro. Certo la curva della domanda continua a crescere mentre
quella dell'offerta si stabilizza (se non decresce) per raggiunti limiti
fisici.

Il che ovviamente ha effetti immediati sul prezzo del barile in una prima
fase, e nel medio-lungo termine effetti sulla quantità della domanda stessa.
In altri termini un minor consumo di petrolio ci sarà non per una questione
di scelta ma per necessità. Dopodiché, piegatasi la domanda, tornerà a
incrociarsi per un prezzo reale a livelli di consumo (energetico e generale)
più bassi.

Ah, sì, confermo, questo significa depressione, l'entità della quale mi è al
momento incalcolabile.
Post by Enrico Battocchi
Post by ArAmesh
Peraltro tutto questo mette la ricerca atomica iraniana
sotto tutt'altra luce
E qui cascheranno, perché il nucleare non è meno costoso.
Adesso costa poco, perché il petrolio costa poco. Anche
l'uranio poi è soggetto al picco, tanto è vero che si usano
le testate atomiche dismesse...
Il prezzo dell'uranio seguirà quello del petrolio e dell'energia in
Post by Enrico Battocchi
C'è un'altra cosa che ti sfugge non è solo che il
petrolio costerà tantissimo (e sarà difficile da
lavorare e da estrarre), ma è anche che ce ne sarà
*poco*. E dovrai decidere se usarlo per far girare
il mulino o per coltivarci il grano da macinare nel
mulino, perché per entrambe le cose non ti basterà.
Una cosa mi sfugge sicuramente, e te la vado a esporre: per come la vedo io,
quando si parla dell'aumento dei costi di estrazione si sta parlando del
costo di estrazione del barile marginale. L'ultimo estratto, insomma, per
far fronte all'aumento della domanda pari a un barile.

Ma se io produttore *non tocco* gli impianti, se non vado a cercarne dei
nuovi, il mio costo marginale rimane lo stesso fino all'esaurimento completo
del giacimento. E' corretto? Oppure magari cresce anche per il singolo
giacimento, ma fino all'esaurimento completo io ho sempre la possibilità di
vedere ogni aumento di costo ricoperto dal prezzo aumentato.

In altre parole: io capisco che la domanda mondiale (occidentale in primis)
corra forte e che la produzione non riesca a starle dietro. Ma non capisco
in quale modo questo possa danneggiare l'economia del paese produttore
(guerre a parte), a meno che si tratti di un vero e proprio esaurimento
fisico dei pozzi. Nel caso di esaurimento fisico il discorso si fa diverso:
ho esaurito tutto il petrolio e non ce l'ho più, fine della storia. Il picco
però non fa riferimento diretto a questa evenienza, se non sbaglio.
Post by Enrico Battocchi
Girala dall'altra parte: per produrre cereali ad
elevato potere calorico, spendi petrolio. Sia che
quei cereali tu li metta nella Yaris, sia che tu
li mangi. Nella migliore delle ipotesi, il 90%
delle calorie che assumi con quel cereale sono
calorie provenienti dal petrolio. E se mangi carne,
che è un modo inefficiente per lavorare i cereali,
fai molto peggio. *Questo*, sarà il problema, non
il costo energetico dell'estrazione di un barile
per ricavarci dei soldi. Probabilmente, in buona
parte del pianeta i soldi saranno utili solo come
carta per accendere un fuoco.
In un certo senso è così, già ora, in buona parte del pianeta. No,
ovviamente quando parlo del prezzo ovviamente non sto parlando di "soldi",
ma di ciò che con quei soldi ci puoi fare in termini di consumo. Che
l'esaurimento completo di una risorsa causi una diminuzione del benessere
compessivo è evidente e non è mia intenzione contraddire.

E' che parte della popolazione terrestre malthusianamente si leverà dai
maroni fino al raggiungimento di un "equilibrio demografico golbale" adatto
al *nostro* (qui) livello di benessere con il *nostro* (ideologico) stile di
vita. Magari un po' più compresso. Non so se ho reso l'idea.
--
Aramesh
Enrico Battocchi
2007-03-14 14:17:08 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Post by Enrico Battocchi
il tuo amico Ahmadinejad mette
in bilancio le entrate da petrolio calcolandole col barile
a 33$ quando era a 50 e passa
Un grande.
Giusto ora al TG3 parlano delle nuove banconote e di come ha dichiarato
all'Occidente "non siamo noi a essere isolati, siete VOI".
Se non fosse musulmano sarebbe il nuovo Chavez.
Post by ArAmesh
Poi magari non trovano la soluzione ma li vedo più
reattivi.
Ah, sicuramente.
Forse perché è anche più semplice, per loro, attivarsi. Operativamente,
visto l'accentramento politico (mentre qui bisogna che si muovano tante
azienda da fare massa critica, dopotutto); ma anche "mentalmente", forse
perché loro i pozzi ce li hanno sotto gli occhi mentre noi qui non siamo
diversi da quei bambini che credono che le uova siano prodotti di
fabbrica.
Post by ArAmesh
Ora è più chiaro. Certo la curva della domanda continua a crescere mentre
quella dell'offerta si stabilizza (se non decresce) per raggiunti limiti
fisici.
No, non si stabilizza: *decresce*. Più o meno rapidamente, ma decresce.
Post by ArAmesh
Il che ovviamente ha effetti immediati sul prezzo del barile in una prima
fase, e nel medio-lungo termine effetti sulla quantità della domanda stessa.
In altri termini un minor consumo di petrolio ci sarà non per una questione
di scelta ma per necessità. Dopodiché, piegatasi la domanda, tornerà a
incrociarsi per un prezzo reale a livelli di consumo (energetico e generale)
più bassi.
Questo varrebbe per un calo dell'offerta fino ad un livello, più basso,
ma stabile. Non sarà così, l'offerta decrescerà verso lo zero.
Post by ArAmesh
Ah, sì, confermo, questo significa depressione, l'entità della quale mi è al
momento incalcolabile.
Pensa a quando non c'era il petrolio, o il carbone.
L'inizio del '700, dopotutto, non era così male, soprattutto levando di
torno quelle fastidiose guerre dinastiche...
Post by ArAmesh
Ma se io produttore *non tocco* gli impianti, se non vado a cercarne dei
nuovi, il mio costo marginale rimane lo stesso fino all'esaurimento completo
del giacimento. E' corretto?
No. Il costo di estrazione segue una curva a campana "rovesciata",
diciamo.
All'inizio il costo è altissimo, a regime arriva ad un minimo: come in
normali costi di produzione industriale.
Ma a differenza di questi, passato il picco, il costo risale, perché:
1) Il petrolio che rimane non ha abbastanza pressione per uscire come
capita nei film, e allora devi pompare dentro acqua (di mare, ad
esempio) *
2) Semplificando: il tuo bel pozzo vecchio stile, tipo video di Rock The
Casbah, non funzia più; hai bisogno di adoperare nuove tecniche di
trivellazione, come quella cosiddetta orizzontale -> nuovi costi
3) Infine, quella parte di giacimento in cui hai fatto i tuoi bei pozzi
è a secco, quindi devi spostarti in un altro luogo e ricominciare da
capo.

Alla fine il costo "tende all'infinito", perché devi pompare una
quantità enorme di acqua (per di più con costi energetici in crescita)
per spremere la pietra il più possibile.

* Infatti un parametro che viene usato per valutare lo stato di
esaurimento di un giacimento è il water cut: ovvero, io pompo
dell'acqua, tiro su un barile di liquido, il water cut è la percentuale
di acqua in questo liquido. Più è peggio è, e può solo aumentare col
tempo.
Post by ArAmesh
In altre parole: io capisco che la domanda mondiale (occidentale in primis)
corra forte e che la produzione non riesca a starle dietro. Ma non capisco
in quale modo questo possa danneggiare l'economia del paese produttore
(guerre a parte), a meno che si tratti di un vero e proprio esaurimento
ho esaurito tutto il petrolio e non ce l'ho più, fine della storia. Il picco
però non fa riferimento diretto a questa evenienza, se non sbaglio.
Non fa riferimento diretto nel senso che il picco *non* è il momento
dell'esaurimento, ma è il momento in cui "inizia" l'esaurimento,
inesorabile.
Post by ArAmesh
E' che parte della popolazione terrestre malthusianamente si leverà dai
maroni fino al raggiungimento di un "equilibrio demografico golbale" adatto
al *nostro* (qui) livello di benessere con il *nostro* (ideologico) stile di
vita. Magari un po' più compresso. Non so se ho reso l'idea.
Infatti la prospettiva è questa. La crescita della popolazione mondiale
è iniziata solo quando si è cominciato ad usare combustibili fossili,
prima non si era mai superato il miliardo di persone.
Visto che ora ne sappiamo un po' più di tutto, si può sperare di
resistere in 2 o 3 miliardi. Ma non so se lo stile di vita sarà quello
nostro, di oggi, "magari un po' più compresso". Più probabile che sia
uno stile vicino a quello della prima metà del '900: niente aerei, poche
auto, parecchia forza lavoro nell'agricoltura, urbanizzazione molto più
ridotta di quella attuale, e soprattutto, nessuna cultura dell'usa e
getta, anzi.
adamski
2007-03-14 14:55:09 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Post by ArAmesh
E' che parte della popolazione terrestre malthusianamente si leverà dai
maroni fino al raggiungimento di un "equilibrio demografico golbale" adatto
al *nostro* (qui) livello di benessere con il *nostro* (ideologico) stile di
vita. Magari un po' più compresso. Non so se ho reso l'idea.
Infatti la prospettiva è questa. La crescita della popolazione mondiale
è iniziata solo quando si è cominciato ad usare combustibili fossili,
prima non si era mai superato il miliardo di persone.
Visto che ora ne sappiamo un po' più di tutto, si può sperare di
resistere in 2 o 3 miliardi. Ma non so se lo stile di vita sarà quello
nostro, di oggi, "magari un po' più compresso". Più probabile che sia
uno stile vicino a quello della prima metà del '900: niente aerei, poche
auto, parecchia forza lavoro nell'agricoltura, urbanizzazione molto più
ridotta di quella attuale, e soprattutto, nessuna cultura dell'usa e
getta, anzi.
La cosa che più mi diverte (e allo stesso tempo mi affligge la
consapevolezza che probabilmente non sarò presente alla catastrofe, al
massimo potrò pregustarne gli inizi) è immaginare le tremende tensioni
sociali tra chi conserverà più o meno lo stile di vita attuale (perché non
crederò mai al fatto che se io dovessi rinunciare alla macchina allo stesso
modo Briatore dovrebbe rinunciare allo yacht) e chi dovrà "comprimerlo".
--
When they kick out your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun?
Enrico Battocchi
2007-03-14 15:22:27 UTC
Permalink
Post by adamski
La cosa che più mi diverte (e allo stesso tempo mi affligge la
consapevolezza che probabilmente non sarò presente alla catastrofe, al
massimo potrò pregustarne gli inizi)
Guarda, quello che mi esalta di tutto questo discorso è siamo in tempo a
vederlo, uh, se siamo in tempo...
E pensa che liberazione non dover più pensare alla pensione, che tanto
non avremo mai...
Post by adamski
è immaginare le tremende tensioni
sociali tra chi conserverà più o meno lo stile di vita attuale (perché non
crederò mai al fatto che se io dovessi rinunciare alla macchina allo stesso
modo Briatore dovrebbe rinunciare allo yacht) e chi dovrà "comprimerlo".
Il gap tra ricchi e poveri, dal '60 a oggi, è aumentato di svariate
volte. E' probabile che ci saranno dei ricchi, ma saranno meno ricchi,
anche perché non ci sarà più tanta gente che si compra le Renault con
cui Briatore si paga lo yacht.
adamski
2007-03-14 15:31:41 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
E pensa che liberazione non dover più pensare alla pensione, che tanto
non avremo mai...
Niente più preoccupazioni per il futuro, niente più paura della vecchiaia,
niente più inutili inverni uggiosi e senza neve. Ah che dolce domani
aspetta i nostri figli!
Post by Enrico Battocchi
Post by adamski
è immaginare le tremende tensioni
sociali tra chi conserverà più o meno lo stile di vita attuale (perché non
crederò mai al fatto che se io dovessi rinunciare alla macchina allo stesso
modo Briatore dovrebbe rinunciare allo yacht) e chi dovrà "comprimerlo".
Il gap tra ricchi e poveri, dal '60 a oggi, è aumentato di svariate
volte.
Un conto è se io passo dalla Lambretta alla 500, ho fatto comunque un
notevole balzo in avanti in quanto a tenore di vita, 'sticazzi se chi è più
fortunato c'ha lo yacht. Un altro conto è quando devo retrocedere dalla 500
alla Lambretta. In quel caso la disparità sarebbe imho meno sopportabile.
--
When they kick out your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun?
adamski
2007-03-14 15:36:37 UTC
Permalink
Post by adamski
Post by Enrico Battocchi
Il gap tra ricchi e poveri, dal '60 a oggi, è aumentato di svariate
volte.
Un conto è se io passo dalla Lambretta alla 500, ho fatto comunque un
notevole balzo in avanti in quanto a tenore di vita, 'sticazzi se chi è più
fortunato c'ha lo yacht. Un altro conto è quando devo retrocedere dalla 500
alla Lambretta. In quel caso la disparità sarebbe imho meno sopportabile.
Ovviamente basterà scatenare qualche guerra e dare la colpa di tutto alle
teste di turbante (già adesso si comincia ad addossare massicciamente la
colpa dell'inquinamento agli asiatici). Le guerre, si sa, sono sempre un
buon affare.
--
When they kick out your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun?
Roberto
2007-03-15 11:00:13 UTC
Permalink
Post by adamski
Ovviamente basterà scatenare qualche guerra e dare la colpa di tutto alle
teste di turbante (già adesso si comincia ad addossare massicciamente la
colpa dell'inquinamento agli asiatici). Le guerre, si sa, sono sempre un
buon affare.
ottimo. D'altra parte le guerre consumano ingenti quantità di petrolio,
quindi l'abisso si avvicina ancora più velocemente. Ho 30 anni, dite che
faccio in tempo per assistere al disastro economico e sociale incombente?

R.
adamski
2007-03-15 11:08:57 UTC
Permalink
Post by Roberto
ottimo. D'altra parte le guerre consumano ingenti quantità di petrolio,
quindi l'abisso si avvicina ancora più velocemente. Ho 30 anni, dite che
faccio in tempo per assistere al disastro economico e sociale incombente?
Io non sono così ottimista come Battocchi. Credo che mi toccherà passare la
vecchiaia guardando film.
--
When they kick out your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun?
Roberto
2007-03-15 11:25:57 UTC
Permalink
Post by adamski
Io non sono così ottimista come Battocchi. Credo che mi toccherà passare la
vecchiaia guardando film.
Temo anch'io. Fortuna che c'è il cinema.
(Ma quanto petrolio c'è ancora nei giacimenti? Per quanto tempo? Ci sono
stime affidabili? 50 anni? 100 anni? 1000 anni?)

R.
Enrico Battocchi
2007-03-15 12:42:12 UTC
Permalink
Io non sono cos ottimista come Battocchi. Credo che mi toccher passare
la
vecchiaia guardando film.
Temo anch'io. Fortuna che c' il cinema.
Con quale petrolio vuoi fare le pellicole? Mettete da parte dei buoni
libri, piuttosto...
(Ma quanto petrolio c' ancora nei giacimenti? Per quanto tempo? Ci sono
stime affidabili? 50 anni? 100 anni? 1000 anni?)
Non conta quanto tempo durerà... Conta il fatto che sarà costosissimo, e
raro, e questo capiterà molto più preso di quanto si creda.
Secondo me già tra 10 anni la nostra vita sarà completamente differente.
Roberto
2007-03-15 13:59:24 UTC
Permalink
"Enrico Battocchi" ha scritto nel messaggio
Post by Enrico Battocchi
Con quale petrolio vuoi fare le pellicole? Mettete da parte dei buoni
libri, piuttosto...
Libri sempre, non temere.
Post by Enrico Battocchi
Secondo me già tra 10 anni la nostra vita sarà completamente differente.
elimineranno i ng? Speriamo di no, così ne riparliamo.


R.
Claudio Bianchini
2007-03-16 03:07:42 UTC
Permalink
(Ma quanto petrolio c' ancora nei giacimenti? Per quanto tempo? Ci sono
stime affidabili? 50 anni? 100 anni? 1000 anni?)
Non conta quanto tempo durerà... Conta il fatto che sarà costosissimo, e
raro, e questo capiterà molto più preso di quanto si creda.
_______________________________________________________

Forse tra 300 anni. Perchè nel frattempo avremo lo sviluppo del telelavoro,
avremo nuove teconolgie che permettano di sfruttare il car-pooling più
efficacemente, a Londra lo scorso anno si è avuta una riduzione
significativa delle code sulle strade riservando corsie specializzate,
figurarsi cosa accadrà se l'auto sarà inserita in una rete telematica, ci
saranno centrali nucleari che useranno il torio, tre volte più abbondante
dell'uranio, treni a levitazione magnetica che useranno superconduttori,
sparirà la moneta cartacea, spariranno i giornali in forma cartacea, quindi
si taglieranno meno alberi e potremo passare al riscaldamento old-style, il
caminetto cioè, e chissà che altro... Insomma la fine del mondo non sarà
così semplice
AP
2007-03-16 04:28:25 UTC
Permalink
Post by Claudio Bianchini
Forse tra 300 anni. Perchè nel frattempo avremo lo sviluppo del telelavoro,
avremo nuove teconolgie che permettano di sfruttare il car-pooling più
efficacemente, a Londra lo scorso anno si è avuta una riduzione
significativa delle code sulle strade riservando corsie specializzate,
figurarsi cosa accadrà se l'auto sarà inserita in una rete telematica, ci
saranno centrali nucleari che useranno il torio, tre volte più abbondante
dell'uranio, treni a levitazione magnetica che useranno superconduttori,
sparirà la moneta cartacea, spariranno i giornali in forma cartacea, quindi
si taglieranno meno alberi e potremo passare al riscaldamento old-style, il
caminetto cioè, e chissà che altro...
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età...
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
--
www.iaciners.org
Enrico Battocchi
2007-03-16 09:49:05 UTC
Permalink
Post by AP
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
Vabbè, dai, io a questo punto mi sento anche in colpa a disilluderlo,
come quando si dice ad un bimbo che Babbo Natale non esiste.
endrix
2007-03-15 22:56:14 UTC
Permalink
"Roberto" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:45f92730$0$37198$***@reader3.news.tin.it...

Ho 30 anni, dite che
Post by Roberto
faccio in tempo per assistere al disastro economico e sociale incombente?
purtroppo credo di no, questi scenari apocalittici sono credibili quanto il
savonarola di non ci resta che piangere...<ricordati che devi morire> <mo'
me lo segno proprio>
--
UFV: Il velo dipinto / Inland empire / Dreamgirls / The covenant / Alpha dog
/ Miss Potter / Scrivimi una canzone / L'ultimo re di Scozia / As you like
it / The grudge 2 / Hannibal Lecter / Vero come la finzione / Love + hate /
L'amore non va in vacanza / Time / Arthur e il popolo dei Minimei
Enrico Battocchi
2007-03-16 00:34:52 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ho 30 anni, dite che
Post by Roberto
faccio in tempo per assistere al disastro economico e sociale incombente?
purtroppo credo di no, questi scenari apocalittici sono credibili quanto il
savonarola di non ci resta che piangere...<ricordati che devi morire> <mo'
me lo segno proprio>
Ovviamente saprai argomentare, forte delle tue competenze in materia.
endrix
2007-03-16 15:06:52 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Ovviamente saprai argomentare, forte delle tue competenze in materia.
mah, questi thread in cui ciascuno non fa altro che riportare sintesi
googlate di interventi scritti da altri spacciandoli per propri mi
appassiona poco, pi� che altro � sufficiente ricordare cosa si diceva
25-30 anni fa durante gli shock petroliferi di allora (fine della
civilt�, regressione cavernicola ecc....e non dimentichiamo che
parametrato all'oggi il costo del barile nel 1980 quotava pi� o meno
87 dollari) e non mi pare che siamo qui ad accendere il fuoco con le
pietruzze...
Enrico Battocchi
2007-03-16 15:25:57 UTC
Permalink
Post by endrix
mah,
Come previsto svicoli...
Post by endrix
questi thread in cui ciascuno non fa altro che riportare sintesi
googlate di interventi scritti da altri spacciandoli per propri mi
appassiona poco,
Parla per te, io non riporto scritti di altri attribuendomene la
paternità, quindi sciacquati la bocca prima di insinuare, cafone.
Post by endrix
pi che altro sufficiente ricordare cosa si diceva
25-30 anni fa durante gli shock petroliferi di allora (fine della
civilt, regressione cavernicola ecc....e non dimentichiamo che
parametrato all'oggi il costo del barile nel 1980 quotava pi o meno
87 dollari) e non mi pare che siamo qui ad accendere il fuoco con le
pietruzze...
Questo è il solito argomento cretino per cui le stronzate che scrivevano
i giornali all'epoca diventano, nella memoria di voi cantori delle
magnifiche sorti e progressive dell'umanità, la fedele trascrizione di
seri rapporti e valutazioni formulate da studiosi e scienziati.
E' ben noto che chi ha cercato di smentire il rapporto del Club di Roma,
per citare solo il più famoso esempio, si è reso responsabile di
falsificazioni e omissis per far sentire gente come te al sicuro nella
propria casuccia col termosifone e le lasagne pronte di
quattrosaltinpadella.
endrix
2007-03-16 19:55:45 UTC
Permalink
"Enrico Battocchi" <***@gmail.com> ha scritto nel messaggio news:***@localhost...

Parla per te, io non riporto scritti di altri attribuendomene la
paternità, quindi sciacquati la bocca prima di insinuare, cafone.

ahahah, il battocchi nervosetto...



Questo è il solito argomento cretino per cui le stronzate che scrivevano
i giornali all'epoca diventano, nella memoria di voi cantori delle
magnifiche sorti e progressive dell'umanità,

divertente questa, io di solito nel ng passo per essere il nichilista che
nega il progresso e che sostiene che dall'osso all'astronave nulla è
cambiato...semmai puoi dire che mentre per voi cattocomunisti la catastrofe
è motivata dallo sfruttamento che i capistalisti cattivi hanno perpetrato ai
danni di madre terra e dei suoi figli mangiabanane, per me è semplicemente
la conseguenza inevitabile di un progetto uomo fallimentare...E ciò non
toglie cmq che oggi complessivamente (e grazie al summentovato capitalismo)
noi si viva sicuramente meglio dei nostri omologhi ai tempi del sacro romano
impero (che poi questo sia conseguenza del fatto che due terzi dell'umanità
mangia la merda per consentire a me e al battocchi ecologista che va in
bicicletta di mangiare pecorino sardo e spaghetti alla bottarga mi può
soltanto far affermare <meglio che io sia nato da questa parte del mondo>)
--
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/ Miss Potter / Scrivimi una canzone / L'ultimo re di Scozia / As you like
it / The grudge 2 / Hannibal Lecter / Vero come la finzione / Love + hate /
L'amore non va in vacanza / Time / Arthur e il popolo dei Minimei
AP
2007-03-17 05:50:10 UTC
Permalink
Post by endrix
divertente questa, io di solito nel ng passo per essere il nichilista che
nega il progresso
http://www.metacafe.com/watch/469448/beautiful_scarlett_johansson/

to', annichilisciti questa e non dirle giganti.
--
www.iaciners.org
Enrico Battocchi
2007-03-17 12:27:50 UTC
Permalink
Post by endrix
Post by Enrico Battocchi
Parla per te, io non riporto scritti di altri attribuendomene la
paternit, quindi sciacquati la bocca prima di insinuare, cafone.
ahahah, il battocchi nervosetto...
Sì, bravo, arisvicola, non sia mai che tu abbia le palle per assumerti
le responsabilità di quello che dici.
Post by endrix
divertente questa, io di solito nel ng passo per essere il nichilista
Ma chi ti caa, scendi dal piedistallo...
AP
2007-03-17 04:17:54 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
al sicuro nella
propria casuccia col termosifone e le lasagne pronte di
quattrosaltinpadella.
Enno'.
Un conto e' l'effetto serra, la desertificazione, l'innalzamento delle
acque, la morte delle specie animali e la mancanza di ossigeno.
Un altro sono le lasagne pronte. Non facciamo del terrorismo inutile,
continueremo ad avere le buste dei quattrosaltiinpadella o no?
--
www.iaciners.org
Enrico Battocchi
2007-03-17 12:21:19 UTC
Permalink
Post by AP
Un conto e' l'effetto serra, la desertificazione, l'innalzamento delle
acque, la morte delle specie animali e la mancanza di ossigeno.
Un altro sono le lasagne pronte. Non facciamo del terrorismo inutile,
continueremo ad avere le buste dei quattrosaltiinpadella o no?
Cos'è, non ti ricordi più come sono buone fatte in casa?
BArrYZ
2007-03-16 21:02:51 UTC
Permalink
Post by endrix
mah, questi thread in cui ciascuno non fa altro che riportare sintesi
googlate di interventi scritti da altri spacciandoli per propri mi
appassiona poco,
Aspettiamo tutti con trepidazione i nomi di questi plagiatori-lestofanti.
Post by endrix
più che altro è sufficiente ricordare cosa si diceva
25-30 anni fa durante gli shock petroliferi di allora (fine della
civiltà, regressione cavernicola ecc....e non dimentichiamo che
parametrato all'oggi il costo del barile nel 1980 quotava più o meno
87 dollari)
Accidenti, mai sentita o letta questa cosa. Parole di una novita'
agghiacciante, davvero. Ti manca solo di dire che si stava meglio quando
si stava peggio, e avrai degnamente concluso il tuo rivoluzionario
pensiero in merito al problema del petrolio, dell'energia e
dell'inquinamento globale.
--
BArrYZ
popinga
2007-03-17 02:06:09 UTC
Permalink
Post by BArrYZ
Accidenti, mai sentita o letta questa cosa. Parole di una novita'
agghiacciante, davvero. Ti manca solo di dire che si stava meglio quando
si stava peggio, e avrai degnamente concluso il tuo rivoluzionario
pensiero in merito al problema del petrolio, --
dell'energia e
Post by BArrYZ
dell'inquinamento globale.
eddai, l'accostamento battocchi-savonarola ci stava: certe profezie (tipo
che tra 10 anni la nostra vita sarà completamente differente...o la
preannunciata la crisi delle pellicole fotografiche) qualcosa di ridicolo ce
l'hanno; inoltre si basano sull'estrapolazione di fenomeni governati da
dinamiche non deterministiche.
Pensa che per abituarsi ai tempi duri, dice di aver rinunciato
all'automobile.
--




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Enrico Battocchi
2007-03-17 12:50:48 UTC
Permalink
Post by popinga
eddai, l'accostamento battocchi-savonarola ci stava: certe profezie (tipo
che tra 10 anni la nostra vita sar completamente differente...
A te pare una cosa così aliena? Non sono mica l'unico a considerare che
siamo ad un punto di svolta, o anche tu vuoi dare del "catastrofista" a
chi mette in guardia sull'effetto serra e lavarti così la coscienza?
Post by popinga
o la
preannunciata la crisi delle pellicole fotografiche)
Ascolta, i thread leggili a modo, di questo se ne scherzava con Adamski
che diceva di voler passare la vecchiaia nel periodo del collasso
guardandosi film, secondo te stavo facendo delle profezie alla
Savonarola? Suvvia...
Post by popinga
qualcosa di ridicolo ce
l'hanno; inoltre si basano sull'estrapolazione di fenomeni governati da
dinamiche non deterministiche.
Neppure il clima è deterministico, per questo ce ne dobbiamo sbattere, e
via di business as usual?
Post by popinga
Pensa che per abituarsi ai tempi duri, dice di aver rinunciato
all'automobile.
Veramente non ho detto niente del genere. Rileggi.
popinga
2007-03-17 13:51:41 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Ascolta, i thread leggili a modo, di questo se ne scherzava con Adamski
che diceva di voler passare la vecchiaia nel periodo del collasso
guardandosi film, secondo te stavo facendo delle profezie alla
Savonarola? Suvvia...
Chiaro che scherzavi, ma giuro che leggendoti ho pensato anch'io a
Savonarola... non devi prendertela, anche l'accostamento è scherzoso (non
penso mica che tu, nella vita, sia così...catastrofista).

--


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Claudio Bianchini
2007-03-16 02:53:57 UTC
Permalink
Post by Roberto
Post by adamski
Ovviamente basterà scatenare qualche guerra e dare la colpa di tutto alle
teste di turbante (già adesso si comincia ad addossare massicciamente la
colpa dell'inquinamento agli asiatici). Le guerre, si sa, sono sempre un
buon affare.
ottimo. D'altra parte le guerre consumano ingenti quantità di petrolio,
quindi l'abisso si avvicina ancora più velocemente. Ho 30 anni, dite che
faccio in tempo per assistere al disastro economico e sociale incombente?
Assolutamente NO!!! Prima che si esauriscano i combustibili fossili ci
vorrano secoli perchè la maggior parte del pianeta non è stata ancora
esplorata, si sono fatti 15.000 pozzi esplorativi negli USA e meno di 100
nella penisola arabica. Ovviamente dovremo dire addio ai ghiacci perenni, e
non so se quello lo vedrai ma un anticipo forse si
ArAmesh
2007-03-16 19:27:44 UTC
Permalink
Post by adamski
Ovviamente basterà scatenare qualche guerra e dare la colpa di tutto alle
teste di turbante (già adesso si comincia ad addossare massicciamente la
colpa dell'inquinamento agli asiatici). Le guerre, si sa, sono sempre un
buon affare.
In altre parole è sufficiente che quello con lo yacht garantisca la
cinquecento ad alcuni. Il compito di questi alcuni è quello di prendere a
bastonate quelli con la lambretta che dicono "ehi, non è giusto che voi
stiate meglio".

Secondo qualcuno questa sarebbe la definizione stessa di "stato". Non
condivido la definizione ma la cosa ha un senso, e spesso si ha la
sensazione che sia in effetti proprio così.

Lo stato in cui viviamo, poi, è globale. Ne consegue che è vero quel che si
dice: quella contro le teste di turbante non è una guerra, ma un'operazione
di polizia.
--
Aramesh
When the law break in
How you gonna go?
Shot down on the pavement
Or waiting in the death row ?
Enrico Battocchi
2007-03-14 16:19:57 UTC
Permalink
Post by adamski
Un conto è se io passo dalla Lambretta alla 500, ho fatto comunque un
notevole balzo in avanti in quanto a tenore di vita, 'sticazzi se chi è più
fortunato c'ha lo yacht. Un altro conto è quando devo retrocedere dalla 500
alla Lambretta. In quel caso la disparità sarebbe imho meno sopportabile.
Mah, io non ho mai apprezzato la vita su questo pianeta come negli
ultimi 8 mesi, ovvero da quando ho deciso di abbandonare per sempre
l'automobile e di spostarmi solamente in bicicletta.
popinga
2007-03-14 17:41:00 UTC
Permalink
E' che parte della popolazione terrestre malthusianamente si leverà dai
maroni fino al raggiungimento di un "equilibrio demografico golbale" adatto
al *nostro* (qui) livello di benessere con il *nostro* (ideologico) stile di
vita. Magari un po' più compresso. Non so se ho reso l'idea.
Infatti la prospettiva Ú questa. La crescita della popolazione mondiale
Ú iniziata solo quando si Ú cominciato ad usare combustibili fossili,
prima non si era mai superato il miliardo di persone.
Visto che ora ne sappiamo un po' più di tutto, si può sperare di
resistere in 2 o 3 miliardi. Ma non so se lo stile di vita sarà quello
nostro, di oggi, "magari un po' più compresso". Più probabile che sia
uno stile vicino a quello della prima metà del '900: niente aerei, poche
auto, parecchia forza lavoro nell'agricoltura, urbanizzazione molto più
ridotta di quella attuale, e soprattutto, nessuna cultura dell'usa e
getta, anzi.
Maddai, di che ti preoccupi, un po' di fiducia (e fantasia soprattutto). In
fondo basta poco per svoltare, che so, una produzione energetica basata sul
(non ancora realizzato) deconfinamento dei quark, o su un nuovo elemento di
sintesi (non ancora scoperto) "popingonio-295" pulito ed economico,o un
processo immagazzinamento della (non ancora ben capita) dark energy, o
pannelli neutrino-voltaici per la (non ancora osservata) radiazione
neutrinica di fondo, motori a dark matter, reattori ad annichilazione di
(non ancora osservate) particelle susy...

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
ArAmesh
2007-03-16 16:59:01 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Post by ArAmesh
Il che ovviamente ha effetti immediati sul prezzo
del barile in una prima fase, e nel medio-lungo
termine effetti sulla quantità della domanda stessa.
In altri termini un minor consumo di petrolio ci sarà
non per una questione di scelta ma per necessità.
Dopodiché, piegatasi la domanda, tornerà a incrociarsi
per un prezzo reale a livelli di consumo (energetico
e generale) più bassi.
Questo varrebbe per un calo dell'offerta fino ad un
livello, più basso, ma stabile. Non sarà così, l'offerta
decrescerà verso lo zero.
Ma nel frattempo, per qualunque valore reale e positivo di produzione, è
possibile almeno in teoria un valore reale e positivo di prezzo (e di
domanda). Anche se la produzione decrescesse verso lo zero, lungo tutto il
tragitto e lungo tutta la durata del calo, la curva della produzione tende
verso la curva della domanda (e viceversa). Almeno questa è la dinamica, per
quanto provvisoria. Ora:

(cut)
Post by Enrico Battocchi
No. Il costo di estrazione segue una curva a campana
"rovesciata", diciamo. All'inizio il costo è altissimo,
a regime arriva ad un minimo: come in normali costi di
produzione industriale. Ma a differenza di questi, passato
1) Il petrolio che rimane non ha abbastanza pressione per
uscire come capita nei film, e allora devi pompare dentro
acqua (di mare, ad esempio) *
2) Semplificando: il tuo bel pozzo vecchio stile, tipo video
di Rock The Casbah, non funzia più; hai bisogno di adoperare
nuove tecniche di trivellazione, come quella cosiddetta
orizzontale -> nuovi costi
3) Infine, quella parte di giacimento in cui hai fatto i
tuoi bei pozzi è a secco, quindi devi spostarti in un altro
luogo e ricominciare da capo.
Chiarissimo, concordo che i costi sono crescenti all'infinito. Ma si tratta
sempre di costi (fino all'esaurimento definitivo dell'ultima goccia).

Lo scenario della "catastrofe rapida" presuppone un prezzo sostanzialmente
costante, e per questo lo trovo irrealistico. Magari ad un certo punto non
mi basteranno nemmeno 500 dollari per estrarre un solo fottutissimo barile,
ma finché esiste qualcuno disposto a pagarlo 501, il barile sarà estratto
quali che siano i costi. Sei d'accordo?

Noi prendiamo il petrolio e lo usiamo per costruire delle cose. Dai chewing
gum agli antibiotici, dal microfono del papa alle foto di Paris Hilton.

Un costo di produzione diciamo doppio, fa si che ci potremo permettere la
metà degli antibiotici, la metà dei chewing gum, il papa parlerà la metà
delle volte, e i ragazzini si faranno metà delle seghe con le foto della
Hilton e per il resto andranno di fantasia. E magari il mondo avrà la metà
della popolazione.

Ma per fare la metà delle cose, mi serve solo la metà del petrolio, che
guarda caso è proprio il quantitativo prodotto... Raddoppiamo di nuovo il
costro di produzione: succede la stessa cosa. Paradosso di Zenone.

Sto dicendo che la curva della domanda e quella dell'offerta sono
asintotiche e decrescenti fintanto che la quantità *teoricamente*
producilbile sarà un numero reale e positivo. E per "teoricamente
producibile" intendo un quantitativo la cui produzione dipende dalla mia
possibilità di affrontarne i costi.

Faccio anche presente che la derivata seconda delle due curve ci è del tutto
ignota: non sappiamo con quale velocità la produzione sia decrescente.
Insomma sappiamo che il costo tende all'infinito e la produzione a zero, ma
non sappiamo quanto rapidamente. Ciò di cui siamo certi entrambi è che il
costo di approvvigionamento energetico sarà crescente nei prossimi decenni.

Però, ciò di cui sono certo io, è che questo dato di per sé e da solo non
sarà sufficiente a cambiare la struttura politica delle nostre società. Il
nostro stile di vita cambierà quantitativamente: cambierà quanto produciamo,
quanto consumiamo e dopo quanto tempo e quanto dolore crepiamo. Ma se fosse
"solo" per questo, i rapporti sociali che caratterizzano i nostri sistemi
produttivi non cambierebbero di una virgola.

Anche se so che non stavamo parlando di questo, ho ritenuito necessario
sottolinearlo.
--
Aramesh
John Travolta Sardus
2007-03-16 22:42:01 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Sto dicendo che la curva della domanda e quella dell'offerta sono
asintotiche e decrescenti fintanto che la quantità *teoricamente*
producilbile sarà un numero reale e positivo. E per "teoricamente
producibile" intendo un quantitativo la cui produzione dipende dalla
mia possibilità di affrontarne i costi.
Mi rendo conto che per esporre la cosa in maniera chiara hai dovuto
semplificare, ma una delle variabili che hai trascurato secondo me e'
essenziale sia dal punto di vista teorico che per quanto riguarda
l'argomento della crisi energetica. Ad un certo punto, quando i costi di
estrazione saranno saliti troppo, diventeranno per forza piu' alti di quelli
della produzione di un'altra fonte di energia, e la domanda a questo punto
dovrebbe ridursi a zero molto rapidamente.

A parte questo l'analisi delle forme di energia alternative al petrolio e'
in questo momento resa molto complicata dal fatto che il petrolio stesso e'
coinvolto nella produzione delle infrastrutture necessarie a sfruttare le
altre fonti energetiche. Continuando a saltare di ramo in frasca, una prova
empirica del fatto che la stima delle possibilita' dell'energia solare e'
difficile ed oggetto di sicura controversia e' che ho assistito a una
conferenza di Rubbia attorno al 1995 nella quale sosteneva cifre alla mano,
fra i mugugni dei presenti, che non
riceviamo energia proveniente dal Sole per soddisfare gli attuali bisogni;
era necessario quindi puntare sull'energia nucleare - gli impianti in cui si
bruciano le scorie. Adesso Rubbia e' invece impegnato proprio nell'energia
solare - ramo termico. Ovviamente non dico che abbia fatto male a cambiare
idea, anzi questo potrebbe essere prova di notevole elasticita' mentale. Ma
come indice di problematicita' della questione non e' male.

G.
Enrico Battocchi
2007-03-17 12:26:26 UTC
Permalink
Il giorno ven, 16/03/2007 alle 18.42 -0400, John Travolta Sardus ha
Post by John Travolta Sardus
A parte questo l'analisi delle forme di energia alternative al petrolio e'
in questo momento resa molto complicata dal fatto che il petrolio stesso e'
coinvolto nella produzione delle infrastrutture necessarie a sfruttare le
altre fonti energetiche.
Giustissimo. Questo è uno dei motivi per cui si riteneva conveniente il
nucleare old-style, perché era poco costoso usare il petrolio per
costruire le centrali; e questo è uno dei motivi per cui il mercato non
risolve i problemi da sé, perché ci vuole un "atto senziente" per
decidere che è meglio una gallina domani che un uovo oggi, ovvero che è
meglio cominciare da subito a evitare sprechi e utilizzi non necessari
del petrolio rimasto, convogliandolo per creare una struttura energetica
che duri in modo indefinito.
Post by John Travolta Sardus
Continuando a saltare di ramo in frasca, una prova
empirica del fatto che la stima delle possibilita' dell'energia solare e'
difficile ed oggetto di sicura controversia e' che ho assistito a una
conferenza di Rubbia attorno al 1995 nella quale sosteneva cifre alla mano,
fra i mugugni dei presenti, che non
riceviamo energia proveniente dal Sole per soddisfare gli attuali bisogni;
Mah, Rubbia ogni tanto ne spara, eh... Felice cmq che si sia ravveduto.
Enrico Battocchi
2007-03-17 12:19:24 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Chiarissimo, concordo che i costi sono crescenti all'infinito. Ma si tratta
sempre di costi (fino all'esaurimento definitivo dell'ultima goccia).
No, si tratta anche, e soprattutto, di disponibilità. E della risorsa
commerciale più importante di tutte
Post by ArAmesh
Lo scenario della "catastrofe rapida" presuppone un prezzo sostanzialmente
costante
Questo non è vero. Una catastrofe rapida può avvenire anche se il prezzo
schizza a 400$ nel giro di un mese.
Post by ArAmesh
Magari ad un certo punto non
mi basteranno nemmeno 500 dollari per estrarre un solo fottutissimo barile,
ma finché esiste qualcuno disposto a pagarlo 501, il barile sarà estratto
quali che siano i costi. Sei d'accordo?
Questo senza dubbio: il punto è che la gente che smetterà di comprarlo
una volta che arriva, diciamo, a 502 dollari, smetterà perché non li ha,
non perché può farne a meno. Perché se non viene fatto niente prima, e
rapidamente, non potremo rinunciare al petrolio come se fosse un
orpello, un di più.
Post by ArAmesh
Noi prendiamo il petrolio e lo usiamo per costruire delle cose. Dai chewing
gum agli antibiotici, dal microfono del papa alle foto di Paris Hilton.
Lo usiamo anche per portare queste cose da dove vengono prodotte a dove
le utilizziamo, lo usiamo per costruire e mantenere tutte le strutture
dalla produzione al consumo di queste merci, lo usiamo per estrarre le
materie prime che servono per queste merci, o per coltivare il cibo che
sfama noi tutti.
Post by ArAmesh
Un costo di produzione diciamo doppio, fa si che ci potremo permettere la
metà degli antibiotici, la metà dei chewing gum, il papa parlerà la metà
delle volte, e i ragazzini si faranno metà delle seghe con le foto della
Hilton e per il resto andranno di fantasia. E magari il mondo avrà la metà
della popolazione.
Ma per fare la metà delle cose, mi serve solo la metà del petrolio, che
guarda caso è proprio il quantitativo prodotto...
No, per vari motivi.
Primo motivo, perché l'uso di petrolio non ha una relazione
necessariamente lineare con le merci prodotte.
Secondo motivo, perché il petrolio serve, prima di tutte queste altre
cose, a sfamarci. E su quello non riduci della metà (in America e per
certe persone da noi sì, ok, ma in generale no), e della metà della
metà, con particolare leggerezza.
Terzo motivo, perché tu mi insegni che il sistema economico presente è
inscindibile dalla crescita continua e indefinita, che basta un 1% in
meno della media per significare crisi, figuriamoci un 50% in meno di 50
anni... Sarebbero comunque necessari interventi e azioni appositi per
un'economia di altro tipo (c'è chi ha parlato di un Piano Marshall al
contrario)
Quarto motivo, perché mi sembra strano che proprio tu propugni un
autoregolamentazione intrinseca da parte del mercato. Ignorando per di
più che il pianeta è drogato di consumo, tanto che, prima ancora che
Bush dicesse fra le righe che il petrolio è in declino e che bisogna
andare a biodiesel, gli USA hanno cominciato a comprare mais come
forsennati dal Messico, e il prezzo del cibo principale del Paese è
quadruplicato in un mese e mezzo. E in Messico, di solito, non dicono
"vabbè, coi soldi con cui sfamavo 4 figli ne sfamo solo uno, gli altri 3
pace, di qualcosa si deve pur morire": in Messico fino ad un certo punto
emigrano, quando poi gli costruisci un muro, si incazzano.
Post by ArAmesh
Faccio anche presente che la derivata seconda delle due curve ci è del tutto
ignota: non sappiamo con quale velocità la produzione sia decrescente.
Insomma sappiamo che il costo tende all'infinito e la produzione a zero, ma
non sappiamo quanto rapidamente.
Questo no, ma ci sono delle stime. Tanto è vero che figure di spicco del
picco (bel gioco di parole) come Campbell e Heinberg hanno promosso
l'Oil Depletion Protocol, una sorta di Kyoto dove le nazioni (o enti, o
persone) aderenti si impegnano a diminuire l'uso del petrolio del 2,6%
annuo.
Secondo alcuni non è abbastanza, perché ci sono ad esempio segnali che
Ghawar, il più grande giacimento del mondo, stia calando dell'8%. E come
si dice spesso, se Ghawar "picca", picca l'Arabia Saudita, e se picca
l'Arabia, picca il mondo.

Quello che tu dici non vale per un motivo sostanzialmente fisico:
l'invariante nel calcolo della produzione e del suo tasso è solo ed
esclusivamente la quantità di petrolio contenuta nel giacimento, o
meglio quella recuperabile. Questo è un valore che non può essere
calcolato con precisione a priori, ma di fatto, anche se sconosciuto, è
fisso perché limitato da leggi fisiche.
Questo valore è l'area sottesa dalla curva di produzione. E se la curva
fino al picco ha avuto un andamento di un certo tipo, sottendendo
un'area maggiore della metà del totale, il ramo del declino *non* può
avere lo stesso andamento del ramo di crescita, ma sarà per forza più
ripida. Oppure con un declino lento, e poi un crollo verticale.

Ci sono dei calcoli anche riguardo a questo. Di solito l'esempio
paradigmatico è quello del Texas o dei Lower 48, perché quello
analizzato da Hubbert che predisse il picco del '70 con 13 anni di
anticipo: gli USA continentali giunsero al picco dopo aver estratto
circa metà delle riserve. Ma questo perché la crescita fu la più
graduale possibile, visto che prima di cominciare l'estrazione in USA
non c'era domanda di petrolio, e dalla trivellazione del primo pozzo la
domanda è cresciuta solidalmente con l'offerta man mano che si creava la
struttura.
Invece la gran parte dei paesi esportatori, tutto il Medio Oriente, ma
anche il Venezuela, hanno cominciato a produrre da dopo la guerra,
quando esisteva già un'economia fondata sul petrolio ed anzi era in
fortissima espansione con la ricostruzione e il boom. Quindi la loro
crescita è stata più rapida, "da 0 a 100" in molti meno anni degli USA.
Queste sono cose che, come si dice a Livorno, "le ricai", ovvero
"aspettati che in futuro si ripresentino nell'ambito di una defecazione,
con imprevisti effetti al tuo sfintere".
Post by ArAmesh
Però, ciò di cui sono certo io, è che questo dato di per sé e da solo non
sarà sufficiente a cambiare la struttura politica delle nostre società. Il
nostro stile di vita cambierà quantitativamente: cambierà quanto produciamo,
quanto consumiamo e dopo quanto tempo e quanto dolore crepiamo. Ma se fosse
"solo" per questo, i rapporti sociali che caratterizzano i nostri sistemi
produttivi non cambierebbero di una virgola.
Mah, non credo. Puoi anche pensare che "in linea teorica", si potrebbe
seguire una linea di compressione della produzione industriale senza
enormi traumi: ma pensa all'Unione Sovietica, che si è fatta 20 anni di
stagnazione e alla fine è andata giù. Stagnazione, non recessione,
figurati.
Post by ArAmesh
Anche se so che non stavamo parlando di questo, ho ritenuito necessario
sottolinearlo.
Beh, in realtà si parla proprio di questo. Fossimo in un'altra
situazione produttiva ed economica, probabilmente del petrolio ce ne
fotteremmo pure, pensando che fino a 10 anni fa si viveva bene anche
senza cellulare, per dire. Però sai che non è così.
BArrYZ
2007-03-14 01:46:52 UTC
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Post by ArAmesh
Peraltro tutto questo mette la ricerca atomica iraniana sotto tutt'altra
luce: un modo per approvigionarsi di una fonte di energia, in prospettiva
meno costosa, per estrarre e vendere una fonte che in prospettiva avrà un
valore maggiore.
Assolutamente non e' cosi', Ara.

Il nucleare iraniano e' quello che io amo, con un termine ora molto alla
moda, definire nucleare1.0 (cioe' il nucleare di prima generazione,
totalmente diverso dal nucleare a fusione prossimo venturo, che pero'
necessita ancora di moltissimo studio - e di tempo). Semplificando al
massimo, significa che per funzionare invece di andare a benzina, va a
uranio. Capisco che possa sembrare bestiale mettere la cose in questi
termini, ma ti assicuro che alla fin fine, visto da fuori, e' cosi'. E
molti non lo sanno, ma di Uranio, in proporzione, ce ne sta ancora meno
rispetto al petrolio, questo e' il grande problema di fondo.

E questo, senza contare i mostruosi costi che porta un ciclo nucleare
completo, dalla sua progettazione, alla sua dismissione. Sono costi, non
solo economici, che veramente ormai anche i piu' convinti nuclearisti
(parlo di scienziati, non di gente che parla a vanvera come il 99% di
politici e opinionisti), hanno capito essere assolutamente insostenibili
da *qualsiasi* punto di vista (per i rischi, la tempistica, per
l'impatto ambientale, per i costi, etc etc).

Il problema del picco petrolifero che ti prospettava Enrico, e'
assolutamente reale, non e' terrorismo mediatico. E nell'immediato
l'emergenza non e' relativa all'approvvigionamento del petrolio, quanto
al tempo che sara' necessario per convertire l'economia mondiale verso
le fonti rinnovabili. Tempo che potrebbe non esserci, perche' se il
picco e' stato veramente raggiunto come molti credono, coi ritmi attuali
di crescita, in pochi anni arriveranno delle crisi economiche
assolutamente indicibili; e se anche dovessimo superarle, il clima e il
pianeta (come sistema) avra' gia' abbondantemente iniziato a reagire con
dei feedback non lineari e quasi sicuramente non reversibili.

Il problema quindi e' il tempo, non e' neanche piu' lo scegliere o meno
se e come abbandonare il petrolio. Tempo che fino ad oggi e' stato
scientemente buttato al cesso *proprio* per volere delle compagnie
petrolifere che riuscite abilmente a mantenere lo status quo.
--
BArrYZ
ArAmesh
2007-03-14 12:15:49 UTC
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Post by BArrYZ
Il nucleare iraniano e' quello che io amo, con un termine
ora molto alla moda, definire nucleare1.0
(...)
Post by BArrYZ
E questo, senza contare i mostruosi costi che porta un
ciclo nucleare completo, dalla sua progettazione, alla
sua dismissione. Sono costi, non solo economici, che
veramente ormai anche i piu' convinti nuclearisti
(parlo di scienziati, non di gente che parla a vanvera
come il 99% di politici e opinionisti), hanno capito
essere assolutamente insostenibili
Su scala globale la sostituzione del petrolio con l'uranio non è possibile,
proprio per la questione di disponibilità che sottolineavi. Poi ci sono le
situazioni locali. L'Iran ad esempio da sempre mi si dice ricco di uranio.

Quanto ai costi economici e sociali, sai, se puoi fare a meno di rispondere
all'opinione pubblica, in uno stato tradizionalmente molto di destra, dove
si pensa che le disgrazie non dipendano dalle politiche dei governi ma che
siano volute da Dio... Tutto questo abbatte i "costi sociali" semplicemente
perché si accetta che per essi si muoia.
Post by BArrYZ
Il problema del picco petrolifero che ti prospettava Enrico,
e' assolutamente reale, non e' terrorismo mediatico.
Non penso affatto che sia terrorismo mediatico, anzi. Ma mi spiegherò meglio
in replica a Enrico.
--
Aramesh
BArrYZ
2007-03-14 13:41:15 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Quanto ai costi economici e sociali, sai, se puoi fare a meno di
rispondere all'opinione pubblica, in uno stato tradizionalmente molto di
destra, dove si pensa che le disgrazie non dipendano dalle politiche dei
governi ma che siano volute da Dio... Tutto questo abbatte i "costi
sociali" semplicemente perché si accetta che per essi si muoia.
Certamente e' cosi' come dici. Ma appunto, proprio per motivi i
oggettivi che ormai tutti o quasi hanno accettato, il nucleare iraniano
e' una farsa, perche', banalmente, nel lungo periodo, non e'
sostenibile, men che meno per alimentare l'estrazione del petrolio.

Ed e' evidente, percio', che questo insistere cosi' alacremente sul
nucleare, alla luce di quanto detto, porti non poche perplessita' alla
comunita' internazionale.
--
BArrYZ
ArAmesh
2007-03-16 19:35:06 UTC
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Post by BArrYZ
Ed e' evidente, percio', che questo insistere cosi' alacremente sul
nucleare, alla luce di quanto detto, porti non poche perplessita' alla
comunita' internazionale.
A volte la comunità internazionale mi ricorda un ... conoscente di nome Ugo
A. Nel 1982, a Certaldo, si dice Ugo abbia litigato con uno skinhead o un
punk, non ricordo.

Questo aveva in mano una bottiglia. Ugo gli dice "buttala giù e vieni
avanti se sei tanto uomo". Il tale butta la bottiglia, e immediatamente si
prende una cinghiata in faccia da Ugo, che teneva la cintura dietro la
schiena.

Ecco, la comunità internazionale è l'Ugo dell'aneddoto. Solo che ha più
prosopopea avendo studiato di più.
--
Aramesh
Ered Luin
2007-03-14 13:58:07 UTC
Permalink
Post by Enrico Battocchi
Il vento è conveniente dove è conveniente. Non puoi dire "è conveniente
qui e non lì" senza fare delle stime sufficientemente dettagliate.
Questo modo di ragionare discende principalmente dall'orientamento
generale di trovare una forma (rinnovabile) di "estrazione" dell'energia
che si faccia carico di sostituire in modo massiccio le attuali centrali
termoelettriche a combustibile.
Purtroppo non sarà così, ed è probabile che buona parte del fabbisogno
energetico futuro (che cmq dovrà essere *molto* inferiore all'attuale)
vada coperto non con grosse centrali eoliche o solari, ma con la
microgenerazione locale. Questo cambia notevolmente i calcoli per tanti
motivi. Uno, ad esempio, è che non sempre è necessaria la trasformazione
di energia meccanica in energia elettrica, se poi alla fine serve di
nuovo energia meccanica; oppure di energia termica (irraggiamento) in
elettrica, se la necessità è quella di avere acqua calda.
E abitati con numero di abitanti N>10.000 come li servi?
In generale quello che dici può essere condivisibile ma al momento è
accademia.


Tornando al caso specifico del vento fo notare che al costo attuale delle
tecnologie, in Italia solo nella Sardegna nord-occidentale ci sono (forse)
condizioni di vento sufficientemente costante e/o intenso da sostenere il
fabbisogno di un abitato di 10.000 persone.

Bello sarebbe se l'Italia si desse da fare nello studio dello sfruttamento
delle correnti marine, che abbiamo in numero ed entità ben più significativa
(vedi Canale di Piombino, come sanno tutti velisti toscani).
E.L.
A'Tuin la bisciascuela
2007-03-14 13:34:57 UTC
Permalink
Post by Ered Luin
Post by Enrico Battocchi
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
Già pregusto il momento quando le teste di cazzo in questione si
ritroveranno con le spiagge sommerse.
In Italia il vento serve 'na sega.
Un po' meglio se si sfruttano le forze delle correnti marine.
Ma al momento in Italia l'unica scelta davvero sensata è il solare.
In Italia il vento può essere un po' conveniente nella Sardegna
nord-occidentale.
e infatti pale li' ci sono...
non so di chi...ma erano in funzione

forse "esperimenti" della centrale a due passi...
--
2/12/72

There's a fine line between genius and insanity. I have erased this line.
(O. Levant)
Claudio Bianchini
2007-03-14 00:19:33 UTC
Permalink
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
Forse la ditta non aveva provveduto ad oliare le pale
Stefano
2007-03-14 00:59:06 UTC
Permalink
Post by Claudio Bianchini
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
Forse la ditta non aveva provveduto ad oliare le pale
Ho linkato i commenti del sindacalista perché sono altrettanto validi.
Claudio Bianchini
2007-03-15 00:34:50 UTC
Permalink
Post by Stefano
Post by Claudio Bianchini
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
http://www.mytermoli.com/dblog/articolo.asp?articolo=3353
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/eolico/eolico/eolico.html
Forse la ditta non aveva provveduto ad oliare le pale
Ho linkato i commenti del sindacalista perché sono altrettanto validi.
Uno del sindacato balneari potrebbe anche essere convinto di quello che
dice, forse ha paura che calino i turisti sulle spiagge. Non fa testo, solo
dopo che avesse visto con i suoi occhi che i parchi eolici sono attrazioni
di per se cambierebbe opinione, ma lo deve vedere, se gli raccontano che in
altri paesi è così non ci crede
Stefano666
2007-03-15 09:18:07 UTC
Permalink
Post by Claudio Bianchini
Uno del sindacato balneari potrebbe anche essere convinto di quello che
dice, forse ha paura che calino i turisti sulle spiagge. Non fa testo, solo
dopo che avesse visto con i suoi occhi che i parchi eolici sono attrazioni
di per se cambierebbe opinione, ma lo deve vedere, se gli raccontano che in
altri paesi è così non ci crede
Ma dai, parlava a vanvera.
"Che esso si chiami fascismo,dittatura del proletariato o ambientalista
non cambia niente,è politica violenta da non condividere; se non si
tiene conto dell'uomo,dei suoi valori,del suo lavoro nel territorio e
dei suoi diritti, bisogna porre resistenza,resistere ad oltranza,creare
un fronte unito e di connessione, invitare alla mobilitazione per la
solidarietà contro la supremazia e non rinunciare mai al diritto di una
autodeterminazione civica"

Ma che cazzo dici! Cazzo c'entra il fascimo, rincoglionito! Stiamo
parlando di energia eolica, di due cazzo di pale per evitare il consumo
di fonsi sporche e mi fa a parlare di resistenza politica? Vogliamo
allora discutere se l'eolico è di destra o di sinistra?
Io questi li prenderei a calci nei denti. Secondo me non sa nemmeno che
cazzo è una turbina.
adamski
2007-03-15 09:24:18 UTC
Permalink
Post by Stefano666
Io questi li prenderei a calci nei denti. Secondo me non sa nemmeno che
cazzo è una turbina.
Basterebbe dirglielo.

"La verità - conclude Zanchini - è che questo progetto paga due gravi
problemi: come spesso accade in Italia non è stato presentato nel modo
appropriato e nei tempi giusti, coinvolgendo la popolazione, bensì
facendone scoprire l'esistenza ai comuni interessati solo all'ultimo
momento e quasi per caso [...]"
--
When they kick out your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun?
Stefano666
2007-03-15 11:14:53 UTC
Permalink
Post by adamski
Basterebbe dirglielo.
"La verità - conclude Zanchini - è che questo progetto paga due gravi
problemi: come spesso accade in Italia non è stato presentato nel modo
appropriato e nei tempi giusti, coinvolgendo la popolazione, bensì
facendone scoprire l'esistenza ai comuni interessati solo all'ultimo
momento e quasi per caso [...]"
E la lotta al proletariato, dove la metti? Dobbiamo vivere in un'ottica
politica incentrata sulla solidarietà, fuori dalla concezione
materialistica dell'uomo che non tiene in considerazione le due radici.
Questo è un approccio violento e fascista con il quale non si possono
imporre economie locali né tantomeno globali. Parli di turbine, tu, ma
la politica senza rispetto delle minoranze ha già fatto abbasanza danni!
E' la mercificazione della vita il problema! Siamo uomini, non macchine!
Diciamo NO a tutto questo!
Stefano666
2007-03-15 11:16:41 UTC
Permalink
Post by Stefano666
E la lotta al proletariato, dove la metti? Dobbiamo vivere in un'ottica
*AL* proletariato! E' proprio questo il problema! Il governo si
inserisce in ogni piega della società, virtuale e reale, inserendo
messaggi contrastanti. Diciamo NO a tutto questo! No allo sfruttamento!
No all'eolico! No alla pasta poco condita!
Claudio Bianchini
2007-03-16 02:49:49 UTC
Permalink
Post by Stefano666
Post by Claudio Bianchini
Uno del sindacato balneari potrebbe anche essere convinto di quello che
dice, forse ha paura che calino i turisti sulle spiagge. Non fa testo,
solo dopo che avesse visto con i suoi occhi che i parchi eolici sono
attrazioni di per se cambierebbe opinione, ma lo deve vedere, se gli
raccontano che in altri paesi è così non ci crede
Ma dai, parlava a vanvera.
"Che esso si chiami fascismo,dittatura del proletariato o ambientalista
non cambia niente,è politica violenta da non condividere; se non si tiene
conto dell'uomo,dei suoi valori,del suo lavoro nel territorio e dei suoi
diritti, bisogna porre resistenza,resistere ad oltranza,creare un fronte
unito e di connessione, invitare alla mobilitazione per la solidarietà
contro la supremazia e non rinunciare mai al diritto di una
autodeterminazione civica"
Ma che cazzo dici! Cazzo c'entra il fascimo, rincoglionito!
Allora vuol dire che in un modo o in un altro reintra nell'unzione della
pale
Giff
2007-03-15 17:41:12 UTC
Permalink
Post by Stefano666
No all'eolico!
Evvai, un'altro passo verso la catastrofe.
L'ha detto Rubbia che investire nell'eolico in Italia non è conveniente.
Il sole cazzo, il sole!!
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